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Il tempo libero: ricchezza del terzo millennio

Ascoli Piceno | La Confcommercio si aspetta che tutte le Amministrazioni pubbliche elaborino progetti intelligenti per una fruizione educativa e finanziaria del tempo libero.

La Confcommercio è sempre in movimento per sostenere i suoi associati con iniziative tese a far apprezzare le loro attività.

Il 4 e 5 Luglio c.a. si terrà a Saint Vincent (Aosta) il 60° Anniversario della FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) un settore di primaria importanza per il nostro paese e la nostra Provincia che rappresenta più di 200.000 imprese di ristorazione e di intrattenimento, con un milione di lavoratori occupati al servzio di oltre 20.000.000 cittadini consumatori che ogni giorno si rivolgono a queste imprese per ottenere i loro servizi.

Questo non basta poiché la Confcommercio mira a servire al meglio soprattutto in questo periodo feriale oltre ai cittadini suddetti Italiani anche 50.000.000 di turisti stranieri che ogni anno visitano l’Italia.

Inizia l’estate ed in città si propone il problema di come trascorrere il tempo libero, se non si può andare in vacanza e non si hanno molti Euro da spendere. La Confcommercio si aspetta che tutte le Amministrazioni pubbliche elaborino progetti intelligenti per una fruizione educativa e finanziaria del tempo libero.

Secondo noi dovremo utilizzare con forme razionali e creative delle risorse umane, la professionalità degli operatori, degli spazi e degli strumenti designati per sostenere questo progetto. Il tempo libero dovrebbe essere un insieme di occasioni per la formazione del cittadino in una dimensione educativa e formativa. A tal fine, sarebbe opportuno non trascurare la formazione di animatori culturali, da inserire in centri polivalenti per il tempo libero nei quali tale progetto riesca a coinvolgere tutta la cittadinanza in ogni fascia d’età ed i visitatori per turismo. Così, la fruizione del tempo libero dovrebbe avere come finalità, il raggiungimento del bene comune, in una dimensione culturale e sociale basata su attività soprattutto ricreative.

Questi centri dovrebbero essere polifunzionali e intergenerazionali, adatti cioè alle caratteristiche ed alle richieste di ogni età, dal bambino, al quale verrebbero riservate e rivolte attività psicomotorie, all’adolescente, il cui benessere fisico si ottiene con il gioco e lo sport e la cui crescita intellettiva avviene attraverso la maturazione dei rapporti sociali ed il progressivo distacco dal nucleo familiare.

L’animatore culturale dovrà, dunque, nel caso dell’adolescente, stimolare il senso di appartenenza al centro per il tempo libero e l’adolescente, da utente, diventerà risorsa interna autore ed attore del proprio tempo libero. L’obiettivo finale dei centri di animazione per il tempo libero deve essere l’autorealizzazione di chi vi partecipa, bambino, adolescente, adulto e la Confcommercio non crede che sia follia sperarlo anche di anziani, nonché di persone abili o diversamente abili. Spesso, però, le realtà locali dimostrano disinteresse  ed assenteismo verso la dimensione sociale, anche perché nella società attuale, il tempo libero è spesso amministrato autonomamente e disordinatamente dai singoli in modo individualistico attraverso l’utilizzo: ad esempio vedi Internet, il computer, i mas – media in genere.

E’, dunque necessario rivalutare la dimensione sociale ed associativa del tempo libero, coinvolgendo, soprattutto, quei cittadini che hanno sempre meno occasioni di partecipazione al sociale e si ritrovano emarginati e possono cadere in molte forme di depressione mettendo in difficoltà anche le famiglie e chi vive loro accanto. Gli stessi ambienti cittadini dovrebbero diventare spazi adatti all’incontro, allo scambio di opinioni e quant’altro per creare cultura e nuove forme di attrazione e di apprendimento attraverso dibattiti, dialoghi, proposte ed esperienze personali.

01/07/2005





        
  



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