Il presidente Rossi, toccato sul vivo, mostra qualche nervo scoperto e fa pubblicare una replica fuori misura, nelle parole abbondano termini inesatti, ipotesi avventate. Desidero innanzitutto rassicurare il presidente della provincia sul dubbio, ricorrente all’inizio ed alla fine del suo intervento, circa le ragioni per le quali ho deciso di esprimere il mio pensiero sul reperimento delle aule per il Liceo Scientifico “Rosetti”: nessun altro motivo, oltre alla critica di un modo di fare autoritario che, invece, si vuole camuffare come partecipativo e democratico.

 

In base a quali elementi lo stesso presidente ritiene di potere definire “faziosa” la puntuale ricostruzione dei fatti avvenuti nell’ultimo anno? E come si permette egli di avanzare dubbi sulla buona fede di chi esprime critiche all’operato dei rappresentanti di una pubblica amministrazione i quali, dopo aver ricevuto un NO forte e chiaro alla loro proposta, proseguono per il cammino intrapreso senza tenere conto dello stesso NO espresso da una parte non trascurabile, anzi la più importante, quella in causa? L’Istituto “Capriotti” non ha mai avuto la pretesa di risolvere il problema delle aule del “Rosetti”, la cui competenza è della provincia di Ascoli Piceno; ma, se viene consultato, nutre la speranza che il proprio parere (negativo) venga considerato e, in caso contrario, ha tutto il diritto di protestare.

 

La mia, presidente Rossi, è stata una civile protesta e sono davvero rammaricato che non sia stata capita, anche se ritengo pienamente legittimo che altri non la condividano.

La citazione dell’incontro del 18 maggio, di cui riferisce il presidente Rossi, aggiunge un ulteriore elemento di critica sul metodo: come può egli asserire di avermi rappresentato “… l’orientamento assunto…” se la decisione della Giunta provinciale è avvenuta solo il 23 maggio successivo con la delibera n. 208 di pari data e con voto unanime degli assessori presenti alla riunione?

 

La speranza che ho espresso sulla nuova provincia del Fermano, che pare sia altro punto dolente per il presidente Rossi, non può far balenare neppure per un momento azioni tese a sobillare nessuno, meno che mai genitori e studenti (quali?). Con essa ho voluto formulare l’auspicio che i futuri amministratori della nuova provincia ereditino le poche virtù e non i tanti vizi che ho potuto registrare nella lunga serie di amministratori provinciali piceni, con i quali ho avuto esperienze per motivi legati al servizio ultraventennale nelle scuole sambenedettesi.

*Dirigente scolastico ITC Capriotti