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Operazione"Furia Gialla". Arrestata la quarta complice del delitto cinese di un anno fa.

San Benedetto del Tronto | A portarla a termine i Carabinieri del Ros di Ancona, del Comando Provinciale di Ascoli Piceno e della Comapagnia di San Benedetto.

di Carmine Rozzi

Da dex. Il Comandante Delle Grazie, il Maggiore De Pasquale. il Maggiore dei Ros Scafuri

Con l’operazione “Furia Gialla” i Carabinieri del R.O.S. di Ancona, quelli del Comando Provinciale di Ascoli Piceno e della Compagnia di San Benedetto del Tronto hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa, su richiesta , dalla Procura Distrettuale Antimafia di Ancona, dal Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale nei confronti di quattro cittadini cinopopolari,  indagati poiché ritenuti responsabili , a vario titolo, di rapina in abitazione, sequestro di persona a scopo di estorsione , omicidio ed altro.
 
Delle quattro ordinanze di custodia cautelare, firmate dal Gip di Ancona Sergio Cutrona, due sono state notificate a Livorno, uno ad Ancona e l’ultimo a Vasto (Abruzzo).  I fatti risalgono al 26.7.2004 quando a Grottammare (A.P.) , i tre , Xie Gongming, Ke Xiuzhong, Liang Yonghui ai quali solo ieri si è aggiunta la terza complice nella persona della Liang Fengmei, rivelatasi poi la basista della tentata rapina, moglie del primo e cugina degli altri due,  sequestrarono e successivamente uccisero la giovane Xu Xuequin, ventiseienne  moglie di un imprenditore cinese. La stessa fu poi rinvenuta cadavere il giorno successivo al rapimento in una località isolata nei pressi di Barberino del Mugello (FI). La malcapitata era stata legata con le braccia dietro la schiena, imbavagliata  e bendata con nastro adesivo ed uccisa con un arma da taglio con la quale era stata orrendamente squarciata la gola.
 
Fermo resosi necessario dato che nei confronti dei tre sussistevano concreti ed inequivocabili indizi della loro diretta responsabilità per il sequestro della giovane donna e della sua efferata uccisione. Ricostruendo la dinamica dei fatti i quattro, di cui alcuni di loro ex dipendenti della ditta dell’imprenditore, si recavano nella sua abitazione con l’intento di rapinare i soldi per il pagamento dei salari. Non riuscendo a trovarli davano inizio ad una serie di atti improvvisati, dettati dalle contingenze, che li portavano a commettere una serie di errori grossolani.
 
Dalla tentata rapina, passavano al sequestro della donna del quale si incaricavano il Ke Xiuzhong ed il Liang Yonghui fuggendo verso il nord  delle Marche, presumibilmente Pesaro, a bordo di una Ducato station-wagon di color grigio, portando con sé il cellulare della rapita, errore definito “ determinante” dal Maggiore Giancarlo Scafuri dei Ros di Ancona. Passando così dalla tentata rapina al sequestro di persona. Qui venivano raggiunti da una telefonata del terzo complice il Xie Gongming il quale li informava che il marito della vittima aveva informato le forze dell’ordine.
 
A questo punto il Liang Yonghui, accusato dal complice Ke Xiuzhong di essere il materiale esecutore del delitto, si recava  nella parte posteriore della macchina ad uccidere, tra l’altro in modo maldestro, la povera ragazza, nel goffo tentativo di disfarsi, con la sua eliminazione, dell’indizio primario.
 
Ma il Ros, grazie ai tabulati del cellulare ed ad altri indizi , non esitavano ad individuare la macchina, a rilevare le numerose impronte di sangue, anche se lavate in modo maldestro e di gradino in gradino fino ad individuare i due rapitori  nonché assassini.
 
Dei due lo Ke Xiuzhong, nel tentativo di alleggerire la sua posizione iniziava una stretta collaborazione  con le forze dell’ordine che permetteva di ricostruire puntualmente gli eventi criminosi, recuperare le armi utilizzate nella circostanza (una pistola e due armi bianche), individuare e denunciare alla competente Autorità Giudiziaria altri quattro componenti della stessa banda, composta da elementi originari della regione Fujiang. Tra di essi, di particolare rilievo il ruolo ricopetto da una donna, la Liang Fengmei, mente dell’organizzazione e collegamento tra le Marche e l’Abruzzo per l’immissione della manodopera , regolare e clandestina nelle strutture imprenditoriali cinesi del settore tessile.
 
Da rilevare che il recente afflusso di immigrati, per lo più giovani dall’indole violenta, della zona del Fujiang  potrebbe portare a breve ad una lotta di predominio, all’interno della comunità etnica  in danno della più ricca ed operosa componente cinese giunta dallo Zhejiang in epoca remota.

11/07/2005





        
  



3+4=
Operazioen"Furia Gialla".

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