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L’attentato a Londra: cronistoria di una tragedia scampata

San Benedetto del Tronto | Sono una sambenedettese residente a Londra...Mercoledì 7 Luglio io non c’ero!

di Sabrina Ferretti


Sono una sambenedettese residente a Londra,  lavoro al centro della grande metropoli, tappe fisse ogni mattina: un paio di quelle che sono state colpite dagli attentati: Aldagate e Edgware Road.

Mercoledì 7 Luglio io non c’ero!

Ma andiamo per gradi…
Lunedì 4 luglio trovo un ottimo prezzo sui voli per tornare in Italia dal 6 all’8. Avviso l’ufficio, mercoledì parto alla volta di Pescara e torno a San Benedetto. Un viaggio lampo, motivo per cui non ho avvisato nessuno che stavo lasciando Londra.
Mercoledì mattina, ore 9.15 circa, parlo al telefono a Londra  con il mio compagno il quale mi dice che si trova  bloccato in una stazione e nessun treno arriva. Lui di solito va in auto, quella mattina era dal meccanico.
Premetto che a Londra il ritardo di un solo minuto appare già strano, tutto funziona con la massima puntualità…

Ore 12.00 sono in giro per San Benedetto quando l’unica amica che sapeva della mia presenza in Italia mi telefona e mi dice dell’attentato che ha colpito Londra.
Chiamo immediatamente il mio compagno….panico! Nessun segnale non riesco a contattarlo…
Passano quasi due ore quando riesco a sentirlo, le linee erano ovviamente intasate, lui sta bene non era sul luogo delle esplosioni ma mi dice che la città è paralizzata e in preda allo choc.
Vado a casa, accendo la tv e guardo gli avvenimenti…ignara che decine di conoscenti e amici in Italia e a Londra, stanno cercano di rintracciarmi invano per sapere se sto bene…
Qualcuno riesce a contattare il mio compagno e con un inglese smozzicato capisce che sto in Italia…comincia così ad arrivare una sfilza di telefonate da tutte le parti…telefonate che mi hanno fatto capire che c’è tanta gente che ci vuole bene, anche quando forse noi non ce ne accorgiamo.
Sono stata miracolata…sono mancata da Londra solo il giorno dell’esplosione e non mi pare ancora vero!

Con un po’ di timore ma risoluta, infatti, il giorno dopo riparto alla volta della capitale inglese…
Arrivo e trovo calma, tanta calma…poca polizia e gente seppur con i volti un po’ tirati che si sforza di fare la vita di tutti i giorni…prende i bus e la metro..butta gli occhi in giro per avere la certezza forse, che non ci sia nessun pacchetto abbandonato.

Spicca subito la compostezza inglese, che condiziona anche chi inglese non lo è ma in Inghilterra ci vive…Compro i giornali e la prima pagina di tutti titola a gran voce Olimpiadi 2012 a Londra! Gli articoli riguardanti l’attentato sono solo dopo la terza pagina.

Sembra non sia successo nulla, sembra che l’attentato del giorno prima sia accaduto in un altro luogo lontano, viene spontaneo chiedersi se questa sia una reazione accreditabile alla “freddezza” del popolo inglese o alla loro capacità di reagire con intelligenza contro chi vuol seminare il terrore…dimostrando di non provarlo, di essere più forti…

Niente scene di panico, grida, nessuno show utile a rendere pubblico il proprio dolore e la propria paura…tanta civiltà che viene ostentata contro tanta barbaria. Forse…penso…l’essere umano è così flessibile che si sta abituando anche a convivere con il terrore.

Eccezionali…cammino in Liverpool Street Station per andare a prendere il treno che mi porta a casa ad est di Londra e penso questo… Sono persone eccezionali…
Nessun attacco tra tra i vari partiti politici come solitamente siamo abituati a vedere in Italia, dove i mestiere dello “scarica barile” è tra i più accreditati, ma  tutti uniti ad affrontare il dramma, la strage…nessun chiacchiericcio tra la gente riguardo al fatto…solo una grande voglia di andare avanti, di cercare se non di dimenticare, quanto meno di superare il ricordo della tragedia e di vincere la paura ad uscire di casa…

Rallento i miei passi…che senso ha correre? Il destino per ognuno di noi io credo sia scritto…e l’8 luglio, il mio ha voluto che non fossi lì come ogni giorno…
Prendo il treno, composta come gli altri , ci si scambia qualche sorrisino di circostanza, come un segnale di coraggio. Appena qualche istante dopo il treno riparte, come tutti mi accingo a leggere il mio giornale…Olimpiadi 2012 a Londra…chissà forse vivrò ancora in questa città…e andrò a vederle!

11/07/2005





        
  



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