...Esperienze recenti (sia locali che nazionali) dimostrano che queste modalità di partecipazione dei cittadini alla costruzione di un programma ed alla definizione delle candidature per la sua attuazione sono molto sentite, vissute con passione e soprattutto impegnano i partiti ad affrontare nuovi percorsi, a sperimentare nuove forme di presenza, ad avere il coraggio e la generosità di aggregare ed aggregarsi.

Questo documento contiene alcuni elementi di riflessione affinché i cittadini possano concretamente concorrere con le forze politiche alla elaborazione di un programma di governo della città in grado di recuperare il tempo perduto in questi anni. L’obiettivo è quello di dare a tutti l’opportunità di far conoscere le proprie idee e formulare proposte e concorrere così alla realizzazione di un progetto amministrativo dentro un percorso condiviso.

Il percorso programmatico del forum affronta anche il tema della scelta delle “persone”. Su questo argomento, il confronto deve avvenire in modo aperto; le primarie sono uno dei temi sul tappeto, ma poiché la partecipazione non si esaurisce con il voto amministrativo – occorre pensare anche a strumenti di controllo/confronto sull’attuazione del programma

 

E’ questo il preambolo che accompagna la bozza di programma amministrativo che il gruppo di coordinamento del Forum Sambenedettese ha distribuito nel corso dell’ultima assemblea tenutasi nei giorni scorsi alla sala convegni dell’Hotel Calabresi. Una platea partecipata che ha seguito con grande interesse la relazione di Vincenzo Castelli (operatore sociale con una lunga esperienza internazionale) sulla Città Solidale, tema del terzo incontro coordinato da Fernando Palestini dell’associazione On the Road e da Pier Luigi Addarri SOS Missionario che, insieme all’associazione Emily e Lega Ambiente, fanno parte del gruppo proponente.

Le riflessioni portate da Castelli aprono nuovi spiragli nella concezione, in particolare, delle politiche sociali, intese fino ad oggi come “qualcosa da regalare” e non costruire, in cui è necessaria la rilettura del concetto della “normalità”, primo cardine di un processo di devianza che scaturisce non dalla casualità, ma dalla causalità. E da qui il concetto di una città solidale che si spende in un atteggiamento diverso, un nuovo modo di intendere il vissuto della città, dove la solidarietà acquista un valore aggiunto. Secondo Castelli, occorre rileggere i servizi che sono stati costruiti e le loro capacità di dare risposte ai bisogni reali, ragionare sui  binomi spazio/tempo (creare spazi obbligati per incontrarsi che non siano i centri commerciali) e benessere/disagio, nonché sul rapporto tra pubblico/privato (andiamo verso il welfare market?).

Riflessioni di ampio respiro che i gruppi di lavoro che si sono formati dovranno, nei quattro ambiti a loro assegnati (Cittadinanza attiva/Partecipazione, territorio/sviluppo, Città solidale/Sanità, Cultura/Istruzione) dovranno approfondire per un contributo reale nella definizione di una linea programmatica che il futuro candidato sindaco dovrà considerare.

 

Questo non significa, come continua a ribadire il gruppo di coordinamento del Forum, scavalcare i partiti. Le associazioni promotrici ritengono infatti che il modo migliore per raggiungere tale scopo sia quello di diventare da semplici obiettivi di politiche a soggetti propositivi e per si chiede ai  partiti di partecipare a questo progetto.

Per parlarne più ampliamente è stato organizzato  un incontro informale al Palaidea – lunedì 11 luglio 2005 alle ore 21,00.