La possibilità di produrre informazioni nel corso del processo produttivo, da monte a valle della filiera, per avere certezza sull’origine e sulla qualità dei cibi.

Questo l’obiettivo del sistema regionale di tracciabilità e rintracciabilità delle produzioni agricole, le cui linee guida sono state approvate dall’Assessorato per lo sviluppo rurale ed alimentazione della Regione Marche.

La possibilità di ricostruire e seguire il percorso di un alimento e la certificazione della qualità dei cibi durante tutto il processo produttivo, sono obiettivi che la Regione si è posta sin dal 2003, con l’approvazione della Legge Regionale n. 23.

A seguito dell’iniziativa, è stato introdotto un vero e proprio marchio regionale di qualità “QM – Qualità garantita dalle Marche”, che certifica l’origine e soprattutto la possibilità di monitorare tutte le fasi del processo produttivo che interessa i cibi e le produzioni regionali che finiscono sulla  tavola dei consumatori.

Il regolamento per la concessione del marchio prevede, tra l’altro, la tracciabilità di tutta la filiera produttiva attraverso un sistema informatico regionale. Il sistema è in grado di fornire in tempo reale informazioni sull’origine dei prodotti, sull’identità di tutti i soggetti coinvolti nelle varie fasi del processo produttivo e sulle pratiche di lavorazione utilizzate.

“Con l’approvazione delle linee guida per la gestione del sistema di tracciabilità – ha dichiarato l’assessore Paolo Petrini - entra dunque nel vivo la politica di valorizzazione e tutela delle eccellenze agroalimentari della regione Marche. Non solo, entra anche in funzione un importante sistema di monitoraggio per garantire ai consumatori elevati livelli di sicurezza alimentare”.