Lentamente ma inesorabilmente il territorio del Fermano-Civitanovese è preda di una crisi economica di proporzioni sempre più vaste. I laboratori stanno chiudendo, il ricorso alla cassa integrazione ha subito un’ulteriore impennata, le difficoltà finanziarie delle famiglie stanno aumentando. Il settore tessile-calzaturiero risulta il più colpito secondo le ultime rilevazioni ISTAT. Uscirne fuori sarà possibile, a patto che siamo in grado di riscoprire la dinamica che rese prospera la nostra terra.

 

E la dinamica si chiama passione, senso del lavoro, senso della comunità, senso della famiglia.

 

Dunque, non immediatamente una tecnica applicata alla crisi (anche questa ci vorrà, ma sarà conseguente), bensì la riscoperta di un desiderio forte, di un Ideale che sorregga l’azione dei nostri imprenditori e di tutti gli uomini del lavoro e, soprattutto, di rapporti amichevoli tra la gente. Occorrono inoltre esempi positivi, che mostrino come, benché nel tunnel, ci siano luci di speranza e non un incapacitante e assurdo nichilismo.

 

Ecco perché la Compagnia delle Opere Marche Sud e la P.A.R.S. hanno voluto lanciare la prima Fiera delle Opere. Si terrà a Civitanova Marche dal 14 al 17 luglio negli spazi dell’ex Casa del Balilla. Saranno allestiti gli stand delle Opere di carità e del no-profit, settori che sembrerebbero lontani dalla logica delle imprese. Ma la carità è un’educazione della persona, è un’attenzione a sé e al prossimo, esattamente come dovrebbe essere un’impresa: attenta alla sua gente, al suo prodotto, al suo cliente. Nessuna distinzione di fondo, dunque.

 

Numerosi saranno gli appuntamenti, da quelli di carattere educativo a quelli di ordine economico-politico, dalla cultura allo spettacolo. Tra questi, l’attrice Claudia Koll racconterà al vice direttore di Libero Renato Farina l’esperienza di un incontro con la fede cattolica.

Il filo rosso che lega le diverse iniziative della 1^ Fiera delle Opere è una frase di Chesterton: “La vita quotidiana è la più romantica delle avventure e solo l’avventuriero lo scopre”.

 

Facciamoci avventurieri!