La comparsa in cielo, precisamente nei pressi della Sentina, di un razzo luminoso atto a segnalare, in una giornata di mal tempo, la presenza di un soggetto in difficoltà e bisognoso di aiuto, ha destato l’attenzione dei passanti ed ha suscitato notevole allarmismo tra i cittadini che, facendo leva sulla loro coscienza, hanno ritenuto opportuno segnalare immediatamente l’accaduto ad un vigile che si trovava a Porto D’Ascoli.

Nonostante le innumerevoli segnalazioni che in breve tempo si moltiplicavano, il vigile, non ritenendo di sua competenza la questione, ha ritenuto opportuno sorvolare sull’accaduto non inoltrando la richiesta d’intervento alle autorità competenti e né prendendo i dati personale di coloro che avevano assistito al fatto.

Ovviamente la questione non poteva finire qui!

Difatti un medico di Milano, in ferie nella nostra città, preoccupato per le eventuali conseguenze, ha telefonato personalmente alla guardia costiera  che, per tutta risposta , prima di prendere in considerazione l’ipotesi di un intervento, ha sollevato anch’essa questioni di competenza territoriale preoccupata solamente di sapere se il razzo luminoso fosse stato sparato prima o dopo il confine marchigiano delimitato dal Tronto.

Non è possibile sapere se il razzo di segnalazione sia stato sparato per scherzo o perché effettivamente qualcuno si trovava in pericolo di vita ma una cosa è certa:

Questione di vita, coscienza o competenza?

E’ paradossale come un razzo di segnalazione di aiuto possa essere ridotto da una questione di vita ad un semplice questione di competenza.