Officina solidale, esperienze per l'inclusione sociale
| ANCONA - Domani ad Ancona un convegno sulle buone prassi per favorire linserimento lavorativo di persone a rischio di esclusione. Il progetto è finanziato con 1,43 milioni del Fondo Sociale Europeo.
Patti locali per uno sviluppo solidale, ossia come sviluppare buone prassi nel territorio per linclusione sociale e lavorativo delle persone svantaggiate. Si parlerà di questo domani 19 luglio, alle 9 a Palazzo Raffaello ad Ancona, nel convegno promosso da Officina Solidale, in collaborazione con la Regione Marche.
Parteciperanno allincontro Simone Mattioli, presidente Consorzio Fuori Margine di Pesaro, lassessore regionale al Lavoro e alla Formazione, Ugo Ascoli, che parlerà del Valore strategico della Sovvenzione Globale nelle politiche attive del lavoro promosse dalla Regione Marche, Stefano Ranieri, presidente Formarche di Ancona, che illustrerà gli obiettivi di Officina Solidale, Yuri Kazepov, docente di Sociologia urbana allUniversità degli Studi di Urbino, che illustrerà Le politiche contro lesclusione sociale in Europa, e Lucio Cimarelli del Consorzio Solidarietà di Senigallia (An), che interverrà su Le reti locali per linclusione come catalizzatore dello sviluppo locale.
Dalle 11.15 si parlerà di esperienze e di buone prassi con Diego Mancinelli di Coo.s.s. Marche di Ancona, Massimo Caroli, che porterà lesperienza di Ravenna, Adone Bordignon quella del Veneto, Stefania Mancini quella della Regione Umbria, Cristina Boria illustrerà invece i percorsi dintegrazione nellAmbito Territoriale 9 della Regione Marche.
Officina Solidale è un progetto regionale che coinvolge undici fra imprese e cooperative sociali e che ha lobiettivo di sostenere linserimento lavorativo di persone a rischio di
esclusione sociale.
Officina Solidale è lassociazione temporanea dimpresa che ha vinto il bando della Regione Marche per lutilizzo e la gestione del nuovo strumento dintervento, la Sovvenzione Globale, attivato nellambito della Programmazione Obiettivo 3, finalizzato a promuovere e sostenere lo sviluppo di capitale sociale da parte dei soggetti a rischio di esclusione e di discriminazione e delle organizzazioni attive nel non profit. Il progetto è finanziato con 1,43 milioni del Fondo Sociale Europeo.
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18/07/2005
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