Si è riunita ieri pomeriggio nella sala consiliare della Provincia, a Macerata, la “cabina di regia” già insediata nel maggio scorso con la partecipazione di tutte le associazioni provinciali di categoria, produttive e sindacali.

Il presidente Giulio Silenzi ha fissato un calendario quindicinale di incontri nei quali i rappresentanti delle varie parti economiche e sociali della provincia si confrontano sugli obiettivi da raggiungere per lo sviluppo del territorio.

La riunione odierna, in particolare, è stata dedicata al Piano di sviluppo provinciale, all’osservatorio sul lavoro, ad un documento di analisi sulla situazione economica e si è discusso anche di iniziative legate ad aspetti del credito.

Per la Provincia, oltre al presidente Silenzi, hanno partecipato ai lavori anche gli assessori Carla Monachesi (Lavoro) e Cesare Martini (Trasporti). Erano presenti i presidenti o loro rappresentanti di Confindustria (Germano Ercoli e il vice, Stefano Gregori), Cna (Luciano Ramadori), Confartigianato (Giuliano Bianchi), Apindustria (Luca Latini), Casartigiani (Graziano Ciccarelli), Confcommercio (Mario Volpini), Coldiretti (Luciano Fuselli), Cia (Lino Severini), Legacoop (Massimo Lanzavecchia), Confcooperative (David Bevilacqua), i segretari o delegati di Cgil (Gianni Santori) e Cisl (Marco Ferracuti), nonché la professoressa Patrizia David  ed il prof. Stefano Polenta, rispettivamente  delegati dei Rettori delle Università di Camerino e Macerata.

L’iniziativa di costituire la “cabina di regia”, quale strumento  per un continuo confronto tra i protagonisti del sistema economico e sociale, è stata unanimemente apprezzata dagli enti e dalle associazioni coinvolte.

“La partecipazione attiva alle varie riunioni – ha sottolineato il presidente della Provincia, Silenzi – è segno che si crede in questa formula e soprattutto che esiste la convinzione da parte di tutti dell’utilità di una continua concertazione sui problemi maggiori del territorio.  Questo è importate, soprattutto in un  momento, come l’attuale, in cui la crisi di alcuni settori dell’economia locale è aggravata dalle generali difficoltà provocate dalla particolare contingenza dell’economia internazionale e nazionale”.