Partirà questa sera la Manifestazione “La Cucina dello Spirito” organizzata dall’Associazione I Sapori del Piceno” che vede coinvolti ristoratori e produttori di olio e vino locali oltre al Comune, la Provincia e lo Solow Food.

 

Molti fattori inducono ad affermare che l'arte della preparazione e della manipolazione dei cibi abbia conosciuto un forte impulso nei monasteri medievali. Principalmente per due motivi. Primo perché i luoghi dello spirito erano una tappa obbligatoria per pellegrini, viandanti, commercianti, poveri, data l'esiguità di locande vere e proprie. Secondo perché essendo il monastero al centro di vasti terreni coltivati con ogni sorta di ortaggi e in possesso di fornitissimi allevamenti di animali, le dispense si presentavano molto spesso stracolme di ogni ben di Dio.

E' da evidenziare un altro elemento peculiare della cucina dei monasteri,legato alla funzione che gli stessi svolgevano per la cura dei malati, uniche strutture ad occuparsene: la cucina curativa. E' nel medioevo infatti che vengono scoperte la salubrità e la capacità curativa di numerose  erbe,  una  tradizione  che rimane ancora salda nella società  moderna, con numerosi monasteri che preparano lozioni, tisane   e bevande, frutto di ricette rimaste ancora in buona parte segrete, la cui composizione è tramandata verbalmente da frate in frate.

 

Questo è un capitolo molto interessante della vita monacale: il cosiddetto "monaco infermiere", addetto alla preparazione e alla distribuzione dei tarmaci, rappresentava il  punto  terminale  di  un  processo  che, partendo dalla concezione monastica di particolare attenzione con la natura, faceva di questa una sapiente miniera  di rimedi salutari.

L'accento dunque si sposta inevitabilmente sull'uso sapiente dei prodotti naturali e dunque sulle caratteristiche di semplicità e genuinità della cucina dei monasteri, elementi peculiari di una sorta di filo rosso che lega nei secoli la filosofia culinaria dei luoghi religiosi, rimasta tale ancora oggi, sia pure in un numero ristrettissimo di conventi, dove alcune suore si dilettano ancora in preparazioni gastronomiche.

"La cucina dello spirito" si pone in definitiva l'obiettivo di riportare alla ribalta ricette semplici e naturali, basate sulla stagionalità della materia prima, in un'epoca in cui la necessità di riportare sulle nostre tavole cibi genuini, di provenienza

 

Grande attesa per domani 23 luglio per la cena all’interno del Chiostro del  convento di Santa Maria delle Grazie con un menù storico, esposizione di prodotti officinali delle più importanti abbazie italiane, e con un sottofondo musicale a cura del gruppo “Il Giardino di Armida” di Monsampolo che ben si adatta al contesto

 

All’ulteriore conferenza stampa di presentazione che si è svolta ieri presso il Chiostro del Convento Santa Maria dele Grazie a Monteprandone,  erano presenti il Sindaco Prof. Bruno Menzietti, il Dott. Fernando Ciarrocchi dell’Ufficio cultura del Comine di Monteprandone, Stefano Greco rappresentante dello Slow Food e Padre Silvio Capriotti,  padre guardiano del santuario.

 

Il Sindaco ha ringraziato Padre Silvio per la sua disponibilità e il Dott. Ciarrocchi per l’impegno e la passione profusa nell’iniziativa, nata da un’idea e sviluppata grazie alla sinergia di più componenti, una grande ricerca storica che fa di questa manifestazione un evento unico nella provincia di Ascoli Piceno.

 

Il Sindaco ha poi ricordato come l’Amministrazione ha a cuore e creda in questo tipo di manifestazioni e le sostenga dal punto di vista economico, perché sono quelle che valorizzano il territorio e creano l’indotto turistico, perfettamente in sintonia con i fini

 

Il Dott. Ciarrocchi ha messo in risalto il binomio cultura/enogastronomia: “un binomio vincente che crea i presupposti per uno sviluppo futuro del territorio”.

 

Stefano Greco ha ricordato come lo Slow Food aderisca solamente ad iniziative di un certo spessore culturale e come questa manifestazione sia nata sotto i buoni auspici e proseguita sotto i migliori grazie all’impegno della neonata ma già dinamica Associazione i Sapori del Piceno.

 

Una chicca della cena di sabato: il cous cous delle suore di Clausura del monastero del Santo Spirito di Agrigento. La particolarità: l’unico cous cous al mondo dolce.

 

Padre Silvio ha concluso mettendo in risalto la figura di san Giacomo della Marca che grazie all’immobiliarista Traini che fa parte del direttivo nazionale, dovrebbe diventare il Patrono degli immobiliari con un ritorno di immagine per Monteprandone che si trova in una posizione strategica non indifferente.

 

 

Questo il programma della due giorni

 

Cene a tema nei ristoranti

 

VINI: Tenuta Colle del Giglio

te/. 0735.62545

 

Sarde in carpione

VINI: Azienda II Conte

Osteria 1887 tel;. 0735.62608

 

VINI: Azienda Bruni

tel;. 0735.62579

 

VINI: Colli Ripani

 

VINI: Azienda Capecci

 

II  costo  della cena  nei  ristoranti

è di € 22,00 (vini inclusi)

 Le prenotazioni vanno effettuate nei singoli ristoranti

 

 

 

Santuario di Santa Maria delle Grazie e San Giacomo della Marca

Sala convegni del Chiostro

 

Convegno

Le campagne italiane tra monaci e contadini

 

Saluti

 

Interventi

 

Conduce

 

 "A tavola da San Giacomo"

 

 

Nel chiostro sarà allestita una esposizione di Prodotti Officinali delle più importanti abbazie italiane

 

II  costo della cena al  chiostro

è di € 25,00 (vini inclusi)