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Sciopero dell'ombrellone. Per I.T.B un successo. Per Confcommercio un pò meno.

San Benedetto del Tronto | Da Ricci e Giudici pareri contrastanti sull'entità e sulla bontà dello sciopero. Previsti a breve altre "prese di posizione" da parte degli Imprenditori Turistici Marche.

di Carmine Rozzi

Giuseppe Ricci della I.T.B.

Alle ore 10,30 di ieri mattina gli ombrelloni del lungomare, secondo l'I.T.B.,  da San Benedetto a Porto d’Ascoli erano per il 90% chiusi. E tale sarebbero rimasti se Giuseppe Ricci, coordinatore del movimento I.T.B Marche, non avesse fatto diramare un comunicato tramite gli altoparlanti della spiaggia dove si invitava a riaprirli visto l’aumento della calura. Anticipando di un’ora la fine della protesta.

E’ un Ricci visibilmente soddisfatto ed anche un po’ commosso quello che dichiara :” Ci aspettavamo una certa adesione ma questa risposta è stata incredibile. La gente ha capito che il problema riguarda alla fin fine un po’ tutti e ha aderito in massa e senza riserve. Nessuna fascia di età si è risparmiata. Avevamo consigliato ai bambini ed alle persone anziane di astenersi visto il caldo ma tutti hanno voluto essere solidali.

Questa è la migliore risposta che si poteva dare al governo e anche alle associazioni di categoria che stanno cercando di arrivare ad un compromesso che toglie ben poco a questo enorme e sproporzionato “balzello” che rischia di ripercuotersi sulla gente che, già provata dalla crisi economica, si vedrebbe costretta a rinunciare anche ad un paio di giorni di svago (perché ormai questa è la media di soggiorno)in riva al mare.”

E i turisti hanno operato, con incredibile celerità e efficacia, un “passa parola” che in un baleno si è propagato per tutta la costa sambenedettese. Questo a meraviglia persino di un ufficiale della Polizia Municipale che, ignaro della protesta , nel vedere tutti gli ombrelloni chiusi avrebbe telefonato allarmato alla centrale per chiedere ulteriori informazioni. Ora “…però occorre- continua Ricci- che questo successo di adesione dia i suoi frutti , che si propaghi alle altre spiagge dell’Adriatico e d’Italia. E’ l’unico modo, pacifico, visibile e concreto che abbiamo, esercenti e  turisti per far sì che questo decreto “punitivo” venga completamento stralciato dalla delibera”.

Ma cosa ne pensano le Associazioni direttamente o indirettamente chiamate in causa dal Ricci ?
Per Ivo Giudici della Confcommercio : “ Innanzitutto non ci risulta affatto che l’adesione a questo cosiddetto sciopero sia stata totale né in così alta percentuale. Noi non abbiamo aderito perché riteniamo che vi sono delle trattative in atto che comunque vanno perseguite fino in fondo. E affinché ciò avvenga si è provveduto a rimandare l’entrata in vigore del paventato aumento. Ora intendiamo proseguire su questa strada per cercare di ottenere il massimo possibile, anche lo stralcio definitivo.

Sul fatto di coinvolgere l’opinione pubblica, in questo caso i turisti e bagnanti, la possiamo ritenere efficace per il contributo emotivo che essa può dare alla causa. Ma non vorremmo che essa serva , in certi casi, come cassa di risonanza per certe prese di posizione individuali. Inoltre c’è il rischio, reale, che si vada a turbare il buon proseguimento delle trattative con gli enti governativi e regionali.”

Intanto il Ricci, cavalcando l’onda , ha pensato bene di non fermarsi qui. Difatti sono previsti, a brevissimo termine, altre prese di posizioni su questioni altrettanto scottanti come il ripascimento(da controllare e salvaguardare) e il “rimboccaggio” delle scogliere. Su quest’ultimo punto il battagliero Coodinatore di I.T.B aggiunge.” Vengo da una generazione di esercenti balneari. Io faccio questo lavoro da sempre come mio padre. La mia vita l’ho passata sulla spiaggia. E posso garantire che ad agosto avremo la mareggiata o le mareggiate che questo mese, da sempre , porta purtroppo con sé. La domanda è ; siamo pronti ? “

30/07/2005





        
  



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