SGL Carbon, quale futuro? E, soprattutto, con quali tempi?
Ascoli Piceno | Le perplessità delle Organizzazioni Sindacali
Alcune disponibilità ma anche tante perplessità dovute alla insufficiente chiarezza espressa da alcuni soggetti, quelle che abbiamo registrato al termine della discussione in seno al Tavolo di Concertazione sulla Sgl Carbon del 27 luglio scorso.
Una discussione che doveva essere propedeutica, alla luce dello studio dellArmal, ad uno sbocco progettuale di eventuale riconversione dellarea, si è invece rivelata essere occasione per lazienda di una dichiarazione circa un ripensamento della propria strategia industriale sul territorio di Ascoli. Questa novità reca in sé però una serie di domande a cui in quella sede non sono state date purtroppo risposte: se, come dichiarato, lazienda proseguirà nel percorso di riduzione produttiva e, conseguentemente, di organico, senza avere a monte unidea di riconversione, come si può pensare di poter dare seguito occupazionale agli attuali lavoratori, se la Carbon esprime perplessità sui tempi aziendali che non coincidono con quelli istituzionali? Quale tipo di riconversione ha in mente lazienda, se vincola il proprio assenso al futuro urbanistico dellarea? Ed ancora: quale sviluppo dare allarea, dal momento che il sindaco Celani rivendica piena autonomia del Tavolo di Programmazione urbanistica del comune di Ascoli, dimenticandosi però di enunciare i propri programmi?
Anzi, pur in mancanza di questi, il sindaco rivendica una progettualità con annesso studio di fattibilità dellArmal.
Se questo è il punto, sulla base di quali indirizzi ed orientamenti dovrebbe operare lArmal, in totale assenza di sbocchi progettuali definiti ed in una fase ancora indefinita circa la destinazione duso dellarea?
Le scriventi Organizzazioni Sindacali rivendicano un ruolo fattivo nella rappresentanza degli interessi dei lavoratori, e continuando a farsi carico della convivenza della Sgl Carbon con il contesto cittadino, stigmatizzano latteggiamento in qualche modo ondivago dellazienda ed esprimono forti perplessità sui tempi e sulla salvaguardia occupazionale, alla luce anche e soprattutto della posizione tenuta dal sindaco Celani, non in grado di andare oltre qualche espressione di buona volontà. LAmministrazione comunale di Ascoli deve invece esprimersi su: quale tipo di sviluppo dellarea conseguente alle idee di sviluppo del territorio; quale piano urbanistico e quale sviluppo produttivo è da prevedere per salvaguardare ed eventualmente sviluppare loccupazione di questo sito, in considerazione della oramai cronica crisi che investe il territorio.
Qualunque progetto di riconversione dovrà contestualmente prevedere, oltre la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali, anche il mantenimento produttivo dellarea.
Loperazione avrà inoltre bisogno di tempi ragionevoli rispondenti alle reali necessità di salvaguardia degli interessi della città e dei lavoratori, e soprattutto non dovrà essere usata a fini speculativi.
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30/07/2005
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