All’incontro promosso dai Democratici di Sinistra erano presenti esponenti politici della Margherita, dello Sdi, di Rifondazione Comunista, dell’Alveare, della Lista Civica Marche e dei Comunisti Italiani.

 

Ha coordinato i lavori della seduta pubblica il segretario dell’Unione Comunale dei Democratici di Sinistra Stefano Corradetti, è intervenuto il vice presidente della Regione Marche Luciano Agostini e ha concluso i lavori l’assessore provinciale Antonio Canzian.

 

Il vice presidente della regione parla dell’emergenza lavoro, dell’arretramento dell’A14 ma anche dell’incontro con l’amministrazione provinciale avvenuto la scorsa settimana in occasione della visita del presidente della regione Spacca.

 

In quella occasione si è anche parlato dell’intesa di programma quadro stato-regione e come il documento non sia mai stato ratificato dal governo Berlusconi.

 

Il vice presidente guarda con rammarico i 15 miliardi di lire mai spesi dall’amministrazione comunale per l’università la quale si erge a simbolo di come il governo di centro destra non faccia politica in questa città e di come si impedisca uno sviluppo plurale e libero della cultura.

 

Per Agostini il Consorzio Universitario Piceno è co-responsabile di questa mancanza di iniziative, come del mancato controllo e di raccordo generale tra il territorio e le Università che si insediano nel Piceno.

 

Inoltre ha evidenziato come la programmazione dei corsi universitari sul territorio risulta essere frammentata, troppi master universitari senza avere le condizioni necessarie per uno sviluppo e un radicamento dell’Università.

 

Il Vice Presidente Luciano Agostini ha le deleghe al Commercio Fiere e Mercati, Enti Locali e Decentramento Amministrativo, Promozione della Cooperazione, Turismo e in virtù del confronto avuto in questi anni con realtà estere e regionali come Pesaro, Urbino e Macerata nota che ci sono sporadiche iniziative per la promozione dell’attività turistica.

 

“L’assessore regionale Solari da quando si è insediato ha manifestato la volontà di collaborare con l’amministrazione comunale di Ascoli Piceno per trovare la migliore procedura da inoltrare all’Unesco per Ascoli Patrimonio dell’Umanità, ma è evidente che il riconoscimento metterebbe troppi vincoli di carattere edilizio”.

 

Al microfono si alternano diversi esponenti politici di Ascoli Piceno e dopo Agostini è la volta di Giuseppe Barndimarti dello Sdi “l’amministrazione è insipiente, sono dei cementificatori di professione – e aggiunge – non amano interloquire, discutere e mantenere ciò che deliberano come nel caso di Ascoli Patrimonio dell’Umanità”.

 

Elio Anastasi della Confesercenti di Ascoli Piceno parla di clientelismo e spiega che commercio vuol dire discutere della città nel suo insieme e con tutte le associazioni cittadine.

 

L’ex sindaco di Ascoli Roberto Allevi pone all’attenzione dei presenti la perdita di capacità di rappresentanza e di ruolo della città di Ascoli Piceno nei confronti delle realtà extra-comunali. Auspica anche l’impegno e l’intervento di enti sovra-comunali per dare quel segnale di ripresa della città, magari intervenendo sull’Istituto Musicale "G. Spontini" di Ascoli Piceno in modo che ottenga almeno la comparazione a Conservatorio Musicale.

 

Al di fuori della realtà comunale sono possibili azioni per riqualificare società a partecipazione comunale e provinciale come ad esempio al Co.Tu.Ge (Consorzio Turistico del Comprensorio dei Monti Gemellli).

 

“Se è vero che l’occupazione e l’elemento centrale per le politiche del territorio occorre porre l’attenzione a tutto quello che sta accadendo sul territorio nell’ambito energetico (gas), idrico e dei rifiuti - evidenzia Nazzareno Firmani e aggiunge - a questo livello la politica deve dare prova di trasparenza”.

 

Interessante ed esaustivo l’intervento finale dell’assessore provinciale Antonio Canzian. “Ad un anno dai risultati elettorali comunali sono ancora più preoccupato, le altre municipalità hanno la capacità di governare, ad eccezione di San Benedetto del Tronto che guarda caso ha una giunta di centro destra, per esempio i comuni della Vallata del Tronto comunicano e dialogano ottenendo ottimi risultati”.

 

Per l’assessore Ascoli ha i ponti levatoi alzati e in riferimento alle elezioni amministrative comunali del 2009 vuole una riflessione delle forze politiche di centro sinistra per superare il “blocco sociale”, cioè capire quale è la chiave per fare di un’autorevole minoranza consiliare una forza di governo cittadino.

 

Se ciò non avvenisse il centro sinistra sarà relegato un’altra volta sui banchi dell’opposizione, quindi Canzian ricorda la necessità di guardare avanti e intanto ricorda gli scarsi risultati ottenuti in Parlamento dal Senatore Ciccanti in questa legislatura.

 

Precedentemente Giancarlo Collina della Cgil provinciale di Ascoli Piceno faceva notare che per abbassare i costi dei servizi al cittadino è necessario che gli amministratori pubblici e le forze politiche collaborino. Per quanto riguarda il settore urbanistico ricorda che in questi ultimi anni i comuni della Vallata del Tronto non hanno dato il buono esempio.