C’erano quasi tutti all’importante convegno indetto sul tema della grande viabilità locale. Dal Vice Presidente della Regione Luciano Agostini  al Presidente della Provincia Massimo Rossi. Oltre all’ Onorevole Gianluigi Scaltritti e al Senatore Amedeo Ciccanti. Senza tralasciare ovviamente l’Assessore Regionale alla viabilità Loredana Pistelli,  l’Assessore Provinciale ai Trasporti Ubaldo Maroni, al Vice Presidente della provincia di Teramo Giulio Cesare Sottanelli.  E quindi, tra gli altri, il Sindaco di Grottammare Merli, l’ex Presidente della Provincia Colonnella, il Vice Sindaco Piunti, l’Assessore Provinciale Capriotti .

Il tema è uno dei più attuali ed importanti per il futuro vivibile della città di San Benedetto e, per la sua caratteristica di mobilità, dell’intera  Regione. La città, trovandosi sul litorale, diventa un naturale centro di passaggio e confluenza delle diverse vie di accesso e ripartenze dell’intera costa adriatica. Il transito sulla ormai famigerata SS16 viaggia alla media di 30mila autovetture al giorno. “Una vera e propria camera a gas” com’è stata definita dal Vice Sindaco Piunti.

Resta il problema di come risolvere  la presenza di una viabilità parossistica e inquinante. L’arretramento della A14, (molto caldeggiata dai Comuni interni) dove gli incidenti sono diventati quasi all’ordine del giorno ? Si, ma fin dove e come ? E quando ? E quanto ? Tempi di ideazione lunghi, costi astronomici ( sull’ordine dei 10mila miliardi). Difficoltà nel farla accettare a Roma. Meglio la terza corsia. La terza corsia si può fare con spesa e tempi minori. Eppoi, cosa da non trascurare, piace anche alla Società Autostrade. Però, al momento, la terza corsia, discussa ed approvata, non arriverà più in là di Pedaso.

Poi la bretella tra Porto d’Ascoli e Grottammare o giù di lì onde risolvere, per un certo periodo, il problema contingente di San Benedetto. Ma la bretella non fa parte di quel sistema di interventi integrativi ed interagenti con la viabilità di base su scala nazionale alla quale essa necessariamente si deve rifare.

Va pensata e ripensata una soluzione che unisca i bisogni di salvaguardare l’impatto ambientale con quello di alleggerire il traffico su quella “canna fumaria” che sembra essere diventata la SS16 non tralasciando di tenere in considerazione il contesto della viabilità generale a livello regionale. Tanti e tali i temi. Difficili da far convergere in una sola riunione. Difatti se questo convegno cercava punti di convergenza la risultante sembra essere piuttosto scarsa. Lo sottolineano i pareri, diversi e contrastanti, di alcuni tra i più autorevoli interventi.

Per il Vice Presidente Regionale Luciano Agostini le irrinunciabili priorità sono in ogni caso quattro.
“ La prima è l’eccessiva incidentalità della A14. Punto secondo l’impatto ambientale. Il nostro territorio è stretto tra bellezze ambientali incredibili e da salvare. Il terzo aspetto è la SS16. Problema diventato ormai ambientale e viario.  Infine, il quarto aspetto quello dello sviluppo delle aree interne. Tutto ciò non dimenticando i Comuni  dell'entroterra ed evitare di farli rimanere isolati”.

Nell'intervallo della seduta da rilevare un vivace scambio di pinioni tra il Presidente della Provincia Massimo Rossi ed il Senatore Amedeo Ciccanti risoltosi con un vicendevole chiarimento.