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L’UNCI Marche condivide la forte preoccupazione per l'andamento della cooperazione sociale

| MACERATA - Proposta l'abolizione totale dell’Irap per le cooperative sociali e la revisione del Tariffario Regionale.

In un comunicato l’U.N.C.I. MARCHE (UNIONE NAZIONALE COOPERATIVE ITALIANE MARCHE) condivide la forte preoccupazione espressa da altre associazioni per l’andamento complessivo del comparto della cooperazione sociale, sulla base dei risultati economici espressi nel corso del 2004.

L’U.N.C.I. MARCHE si è, da sempre, adoperata per un forte riconoscimento della cooperazione sociale, socio assistenziale e di inserimento lavorativo, quale forma di realizzazione dei principi costituzionali di solidarietà, sussidiarietà e di inclusione sociale.

La cooperazione sociale ha il merito di essere arrivata laddove lo stato e le istituzioni locali non possono più arrivare. I nosti studi prevedono che, anche nel 2005, l’Italia non andrà in recessione (il dato dello sviluppo si attesterà circa sullo 0,4 – 0,6%), grazie all’apporto del movimento cooperativo e alla sua funzione anticiclica.

L’U.N.C.I. ha sempre rivendicato l’autonomia del movimento cooperativo da partiti o sindacati e la forte caratterizzazione e la centralità della figura del socio coimprenditore quale protagonista delle scelte dell’impresa.

E’ per questo che ha dotato le cooperative ad essa aderenti di uno strumento contrattuale (CCNL UNCI – CISAL per le Cooperative sociali) che consente alle stesse di stare sul mercato e di distribuire ai soci il reddito disponibile in applicazione dei principi mutualistici che governano le società cooperative.

L’U.N.C.I. MARCHE, conscia della situazione, aveva da tempo chiesto dei correttivi alla disciplina regionale degli appalti e dei tariffari collegati agli stessi, prevedendo che la situazione, così come allo stato attuale, potesse portare ad un appesantimento progresivo del fabbisogno economico delle cooperative sociali.

Di questa contrattazione collettiva, valida, efficace ed applicata da molte imprese cooperative su tutto il territorio regionale, non si è tenuto conto – come più volte richiesto nei tavoli di confronto - nella redazione dei tariffari regionali a causa delle forti pressioni delle organizzazioni sindacali su una parte del movimento cooperativo.

Occorre, dunque, ripensare complessivamente il sistema degli appalti di servizi sociali nella regione Marche tenendo conto della capacità reale delle cooperative di stare sul mercato compatibilmente con la tutela dei diritti dei soci lavoratori e con le risorse che le pubbliche amministrazioni destinano ai servizi socio-sanitari.

A tal fine l’U.N.C.I. MARCHE propone:

1. Abolizione totale dell’Irap per le coop. sociali (tipo “A” e tipo “B”)
2. Una revisione del Tariffario Regionale delle cooperative sociali attraverso meccanismi che non penalizzino le cooperative sociali di piccole dimensioni che svolgono una funzione meritoria fornendo servizi qualificati in modo capillare nel territorio e che valorizzino la funzione dei consorzi quali forme stabili di aggregazione e di organizzazione di impresa.
3. La istituzione di canali di formazione specifica per le professioni sociali per le quali la formula dell’impresa cooperativa costituisce spesso l’unico sbocco sul mercato del lavoro.
4. Lo stimolo alla cerazione di canali concertativi per la definzione delle risorse nel campo dei servizi sociali che non veda sempre penalizzate le imprese cooperative e il lavoro dei soci coimprenditori.

01/08/2005





        
  



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