Al Viale De Gasperi gli esercenti del lato Ovest sono al limite della sopportazione. Anche se riconoscono la validità e l'utilità della riqualificazione del posto sono d'altro canto esasperati per quella che ritengono una snervante lentezza nel proseguio dei lavori di bitumazione dei marciapiedi. Attualmente l'asfaltatura ha raggiunto la metà del tratto.

Questo interessa , tra l'altro , negozi e bar come il “Four Roses” di Paolo Beni, la gelateria “Pucci” della Sig. Croci e il negozio di mezzi di diffusione “Dave”. Per entrarvi attualmente si è costretti a canmminare su vere e proprie palafitte che, lunghe una mezza dozzina di metri, portano i clienti dalla strada ai negozi in questione.

Questo per evitare che si calpesti il cemento fresco. Ma il problema è che, nonostante l'applicazione degli operari del posto, questi sono solamente in quattro ed il lavoro procede quindi di pari passo alla forza impiegata. Se poi si aggiungono i fine settimana, dove i lavori si fermano, e le ore a disposizione , tolte le normali pause pranzo, di tempo restante per accentuare i lavori ne rimane ben poco.

Per Roberto Beni il fatto ha contribuito a dimezzare gli incassi.

“ Ora come ora gli incassi sono ridotti del 50%. E non ci vengano a dire che è solo colpa della , per noi, “bassa stagione”. I nostri clienti sono presenti in tutte le stagioni dell'anno. Consideriamo la riqualificazione di Viale de Gasperi un'opera sacrosanta ma quello che ci esaspera è il proseguimento dei lavori. Anche se esiste un contratto che fissa la data di consegna al mese di ottobre ciò non toglie che la lentezza con la quale si procede al rifacimento dei marciapiedi abbia fatto sì che, per la prima volta in 25 anni, siamo stati costretti a licenziare un dipendente.”

Alla gelateria Pucci i toni sono ancor più accentuati. Raccontano di aver persino pagato un avvocato perchè si interessasse della cosa ed hanno interpellato il Sindaco il quale recatosi sul posto non avrebbe, secondo i proprietari del ”Pucci”, trovato meglio di dire che augurava loro di "rifarsi" del mancato guadagno. Al chè gli esercenti , per tutta risposta, gli avrebbero fatto osservare che il tempo per rifarsi non ne è rimasto loro molto visto la natura stagionale del negozio.

Al “Dave” sono infuriati perchè, per colpa di queste infrastrutture, alcuni fornitori si sono persino rifiutati di consegnare la merce non avendo trovato posto per parcheggiare il mezzo. Inoltre si sentono oltremodo penalizzati dal fatto che, per gli acquisti minori, i clienti, davanti a tanto disagio hanno preferito in massa rivolgersi ad altri negozi più accessibili. Anche loro. pur dichiarandosi entusiasti del futuro nuovo “look” di Viale de Gasperi rivendicano il diritto a non doverne pagare , insieme agli altri esercenti, uno così caro contributo.