Triplice fischio dell’arbitro Vallesi, “Sambenedettese – Ternana” si è appena conclusa con il risultato di 1-3. Nonostante la sconfitta  tutta la squadra viene chiamata sotto la curva per il saluto collettivo poi i giocatori si dirigono verso gli spogliatoi ma dalla curva nord si leva un altro grido: “Macaluso sotto la curva…Macaluso sotto la curva”

Damian si guarda intorno sbigottito... “vogliono me?” esclama, si Damian…sono bastati 90’di grinta, di corsa sfrenata e quando ci voleva anche di interventi ruvidi per entrare subito nel cuore dei tifosi. Il ragazzo, come un gladiatore dopo una vittoria, torna indietro orgoglioso e saluta il “tempio del tifo”.

 

Questo è Damian Rojas Macaluso, un mastino pronto a fermare l’attaccante con ogni mezzo…lecito o meno, pronto a sgridare i compagni con degli urlacci, pronto a correre 90’ minuti per difendere la porta rossoblu, e non fa niente se ogni tanto mostra qualche sbavatura… la sua grinta è tale da entusiasmare anche il più insensibile dei tifosi.

 

Lo attendiamo nella sala stampa del riviera nel post-partita , è uno dei primi ad uscire, fisico possente, braccia coperte di tatuaggi e capello rasato alla “marines”  , lo avviciniamo:

 

“Sono veramente entusiasta…quando mi hanno chiamato da solo sotto la curva il mio cuore andava a mille… sono felice perché i tifosi hanno già capito che io in campo ci metto l’anima.”

Queste le sue prime parole in un italiano non pulitissimo

 

“Grazie… io sono così, non riesco a fare differenza tra partite amichevoli ed ufficiali, oggi la squadra ha giocato bene, peccato per qualche dormitina difensiva ma lavoreremo su questo, in campionato non succederà”

 

“Sono così sin da piccolo…dicevano che ero un mastino , io mi reputo un osso duro ma questa cattiveria la esprimo solo in campo, fuori penso a dare amore alla mia famiglia.”

Ci saluta, abbraccia la moglie e torna a casa.

 

Bravo mastino… da oggi la Samb ha il suo gladiatore.