Un vero e proprio “store” di orologi abilmente contraffatti delle marche più prestigiose quello scoperto dal Commissariato di Polizia di San Benedetto. Sono 850 le “patacche” rinvenute in un appartamento di Porto d’Ascoli, in Via Nazario Sauro dove un giovane cinese , Y.H  di 25 anni, è stato denunciato come rifornitore dell’intera costa adriatica vista l’entità della merce. Considerando che il prezzo di ogni orologio variava dai 30 ai 35 euro si ipotizza un valore sul mercato intorno ai 25 mila euro.

 

Tra le marche contraffatte in tutti i loro particolari  (movimenti meccanici con fondello trasparente, dicitura con marca) quelle di  Omega, Cartier, Rolex, Constantin Vacheron ecc. Oltre al quantitativo di orologi sono stati rinvenuti 8 mila euro in contanti di diverso taglio, frutto del guadagno illegale fin qui registrato. Per reclamare il suo inventario, l’intraprendente grossista si era addirittura premunito di farne reclame presso i suoi potenziali distributori al dettaglio con tanto di manifestini in cinese nei quali era stampato il numero di cellulare “dell’emporio”.

 

E per rendere più celere la consegna aveva provveduto a dotarsi di una una macchina volvo . Un’altra riprova che, dal punto di vista criminale faceva le cose “in grande”, sono i numerosi cuscinetti apribili con dentro tutti il “campionario”.

 

L’accusa per il momento parla di “alterazione, contraffazione, e introduzione nello stato di merce contraffatta”. Però siccome nel suo appartamento sono stati rilevati numerosi documenti con indirizzi e numeri di telefono la Polizia spera di risalire così ai suoi numerosi clienti ed allargare il capo di imputazione. Anche perché si ritiene che il giro d’affari del soggetto superi di quasi il doppio la quantità di merce rinvenutagli.

 

Denunciato a piede libero per ora l’unica condanna prevista parla di “espulsione immediata” con revoca del regolare permesso di soggiorno.  Intanto tutto il fascicolo è stato inviata alla procura del comune vento dove il cinese risiede.

 

“ Questo conferma la bontà della decisione presa giorni fa – aggiunge il Commissario dott.Fischetto – nel cercare di stroncare alla base il commercio ambulante al dettaglio. In questo modo,colpendo i grossisti, si taglia la testa a questa “piovra” della contraffazione senza dover rincorrere, con dispendio di tempo e di mezzi, gli innumerevoli rivenditori al dettaglio.”