Caccia: prorogate, ampliate o riaperte alcune zone di ripopolamento.
| MACERATA - E' stata ampliata la zona denominata Mosè nel territorio di Corridonia, che ora ha unestensione di 681 ettari.
In vista della ormai imminente nuova stagione venatoria, la Giunta provinciale di Macerata ha adottato provvedimenti in materia di caccia riguardanti specificatamente alcune zone di ripopolamento e cattura.
Dopo aver sentito il parere della Commissione tecnica per il coordinamento delle gestione faunistica, la Giunta ha prorogano o ampliano aree in cui la caccia è vietata e, nel contempo, ha deciso di restituite alla libera caccia alcune zone di ripopolamento e cattura o parti di esse, dove il periodo di interdizione alla caccia ha già assolto agli scopi di protezione e di incremento delle specie di selvaggina per le quali le zone stesse erano state costituite.
La zona di ripopolamento e cattura che è stata ampliata è quella denominata Mosè nel territorio di Corridonia, che ora ha unestensione di 681 ettari.
E stata rinnovata, con modifica dei confini, la zona Pitino, ricadente nel Comune di San Severino Marche, per una superficie di 1.004 ettari. Per unaltra parte, pari a 651 ettari, la stessa zona di Pitino viene invece riaperta alla caccia.
Complessivamente sono due le zone che vengono restituite alla libera caccia per la stagione venatoria 2005/2006. Oltre a parte di Pitino, nel provvedimento adottato dalla Giunta provinciale figura anche quella di San Ginesio (479 ettari).
All'interno delle due aree restituite alla libera caccia, tuttavia, la Provincia ha posto alcune limitazioni.
L'esercizio venatorio è consentito "ai cacciatori residenti nell'ambito territoriale in cui si trova la zona riaperta ed ai proprietari o conduttori dei fondi ubicati all'interno della zona stessa che abbiano la disponibilità di almeno due ettari di terreno, anche se non residenti, purché titolari di licenza di caccia".
Queste categorie di cacciatori hanno diritto di accedere nelle ex zone di ripopolamento in via esclusiva secondo precisi criteri che riguardano sia i giorni che gli orari (esclusivamente dalle 7,30 alle 12). Inoltre è possibile cacciare solo selvaggina stanziale e limitatamente ai giorni di domenica, tra il 18 settembre e l8 dicembre.
A ogni cacciatore è inoltre consentito abbattere un solo capo di selvaggina per ogni giorno di caccia, dopo di che egli deve smontare il fucile o riporlo scarico nella custodia ed uscire dalla zona con l'eventuale cane al guinzaglio; i bossoli delle cartucce devono essere recuperati dal cacciatore e non lasciati sul terreno. Inoltre, la caccia al cinghiale viene consentita solamente a squadre a decorrere dal 9 dicembre e nelle sole giornate di mercoledì.
|
17/08/2005
Altri articoli di...
Fuori provincia
Terremoto: subito prevenzione civile e transizione digitale (segue)
Il presidente di Bros Manifatture riceve il premio alla carriera "Hall of Fame/Founders Award" (segue)
Glocal 2022: dove i giovani diventano protagonisti del giornalismo (segue)
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
A Cartoceto, nelle ‘fosse dell’abbondanza’ per il rituale d’autunno della sfossatura (segue)
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer
Quando il giornalismo diventa ClickBaiting
Kevin Gjergji