Alla Festa del Covo di Candia
| ANCONA - Sfilano i costumi depoca anconetana per lXI edizione.
di Andrea Carnevali
La festa del Covo di Candia, appuntamento di mezza estate, fa riscoprire il patrimonio antropologico e rurale presente nella provincia di Ancona. La rievocazione storica mette in primo piano il lavoro artigianale ed agricolo del piccolo borgo di Candia che conserva caratteristici scorci, case e finestre eleganti nelle loro semplici forme. Levento è promosso dal Comitato Promotore di Candia in collaborazione con la 3 a Circoscrizione di Comune di Ancona, dallAssessorato alla Partecipazione Democratica del Comune di Ancona e dallAssessorato al Turismo della Provincia di Ancona.
La festa del Covo, che rievoca gli antichi lavori nei campi, si terrà il 20 e 21 agosto a Candia; poi il 27 e 28 agosto ci sarà un'altra scoperta della storia delle tradizioni popolari e della civiltà contadina alla Festa della Trebbiatura; infine il 10 e 11 settembre la sfilata dei carri e dei mezzi agricoli birocci, carri, macchinari e motori depoca - si sposterà nelle vie del centro di Ancona, dove gli abitanti di Candia con i costumi della tradizione anconitana si esibiranno con balli e canti dellantico centro agricolo.
La storia della Festa del Covo ha origini lontane che risalgono al XIX secolo quando sinizia a parlare di prodigiosi della Madonna. La devozione sottende la matrice culturale che aveva come basse delleconomia, gli usi, le tradizioni ed i costumi sociali quasi tutti esclusivamente contadini e popolari. La Festa del Covo costituisce per gli abitanti di Candia una tradizione di vecchia data. Sono state organizzate, infatti, molte edizioni di questa manifestazione, che hanno avuto come protagonista una creazione sempre diversa fatta a mano con spighe e trecce di grano. Il modello artistico, utilizzato dalle donne per realizzare la costruzione, si è conservato dall800 fino al 1955.
Ora per la XI edizione, dopo 40 anni, si ripone di ricostruire la costruzione del Covo plastico realizzato con il grano - con le stesse tecniche del passato: il Covo posto su un tipico biroccio marchigiano, viene trainato dalle mucche fino al sagrato della chiesa di S. Giuseppe seguito da contadini, in particolare bambini e donne vestiti con costumi tradizionali con abiti scuri, grembiuli bianchi e brocche di terracotta sul capo. Durante la sfilata nelle vie del piccolo centro storico le donne sono accompagnata dalla banda musicale e dalla folla che le segue fino alla chiesa di S. Giuseppe, dove verrà celebrata la messa del Covo.
Questanno il Covo rappresenterà il Beato SantAntonio di Padova che sarà presente durante la festa con sfilate in costume depoca e folcloritiche internazionali. Per ulteriori informazioni Aptr-Marche tel. 071.358991 email iat.ancona@regione.marche.it; oppure tel. 071.804086-804092.
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18/08/2005
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