A Senigallia le Opere di Giovanni Morandi
| SENIGALLIA - Dal 25 Agosto in anteprima nazionale. Un evento atteso da oltre dieci anni.
Un evento di grande rilievo, atteso da oltre dieci anni dal panorama musicale italiano. Giovedì 25 agosto (inizio ore 21,15) nella settecentesca Chiesa dei Cancelli di Senigallia (AN), nell'ambito della quarta edizione del Festival Internazionale Organistico Città di Senigallia che ha visto alternarsi nomi illustri del panorama internazionale in prestigiosi recital. Verrà presentata in anteprima nazionale l'edizione critica del libro Opere per organo a quattro mani di Giovanni Morandi (Ut Orpheus - Bologna), a cura di Gabriele Moroni e il cd (etichetta Tactus Bologna) Sonate per organo a quattro mani, sempre di Giovanni Morandi (in distribuzione da febbraio 2006) incise da Federica Iannella, direttore artistico del festival e Giuliana Maccaroni.
Alla presentazione del libro curata da Franco Piperno, professore odinario di Storia della Musica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Firenze, seguirà il concerto che inaugurerà uno dei più grandi organi storici delle Marche appena restaurato, l'Organo Giacomo Bazzani e figli 1856, fortemente voluto e pagato con patrimonio personale da Papa Pio IX originario di Senigallia.
L'organo realizzato dalla famiglia Bazzani, che nelle Marche colloca solo quattro dei suoi prestigiosi strumenti, si dice fosse stato progettato dallo stesso Morandi che però non ne vide la realizzazione perché scomparve proprio l'anno in cui venne inaugurato 1856. Il restauro è stato reso possibile grazie al contributo di Fondazione Carifano, Fondazione Carjesi, Fondazione Cariverona, Conferenza Episcopale Italiana e Fiorini Industrial Packaging. Le Sonate per organo a quattro mani di Giovanni Morandi (Pergola 1777 - Senigallia 1856. Probabilmente il più rappresentativo compositore di musica d'organo nell'Italia risorgimentale) sono state scritte per il Monastero di S. Carlo e sono ascrivibili ad un periodo tra il 1830 e il 1854.
La creazione di un piccolo repertorio così insolito (sono rarissime nell'Ottocento composizioni per organo a quattro mani) e da lui mai affidato alle stampe, fu stimolata dalla presenza a S. Carlo di due monache assai abili nel suono dell'organo: Anna Costante Cacciari e Candida Colomba Loreti.
"L'incisione delle musiche comprese in questo CD - spiega il curatore Gabriele Moroni - è l'esito finale di una vicenda, che prende avvio nel 1822, a tratti avventurosa e al contempo esemplare, che illustra uno dei possibili destini cui è andato incontro il patrimonio musicale italiano negli ultimi due secoli. "
Le composizioni di Morandi vennero infatti recuperate dalle monache del Monastero S. Carlo che dopo l'avvento dell'Unità d'Italia, per varie vicissitudini dovette essere abbandonato. "Nella forma, nello stile e talora nelle stesse formule di accompagnamento queste composizioni rivelano l'influsso della musica operistica: non dobbiamo sorprenderci - spiega Moroni - dal momento che nel primo Ottocento l'opera ebbe una diffusione geograficamente e socialmente capillare in virtù delle rappresentazioni nei numerosi teatri sparsi nel territorio (in particolare nelle Marche), dei tanti estratti e riduzioni disponibili a stampa, delle esecuzioni nelle piazze di passi operistici suonati dalle bande.
Per Morandi tuttavia sarebbe semplicistico parlare di puro assorbimento del linguaggio operistico. Molte sue composizioni, denominate Sinfonia o Sonata, sono effettivamente costituite da un'introduzione lenta e da una sezione veloce, come la Sinfonia rossiniana, che costituì il modello per la Sinfonia orchestrale nella prima metà dell'Ottocento." La fama del Morandi si diffuse grazie alle stampe pubblicate da Ricordi, ma anche da altri editori di Firenze, Milano, Roma e Torino.
Sposato con la celebre cantante Rosa Morandi, già sua allieva, la seguì nei continui spostamenti nelle piazze teatrali d'Italia e a Parigi; alla morte di lei (1824) la vita di Giovanni subì un cambiamento radicale: fissò definitivamente la sua dimora a Senigallia dove fu maestro di cappella presso la Cattedrale (1824-1836). Città in cui svolse un ruolo di primo piano nello sviluppo della vita musicale. Qui avviò e diresse un'Accademia filarmonica, poi trasformata in scuola di canto e composizione che contribuì a diffondere in tutta la regione la sua fama di insegnante di canto.
Al contempo, per un periodo protrattosi quasi fino alla sua morte (1856), allacciò contatti con i Monasteri di S. Cristina e S. Carlo per i quali scrisse una grande quantità di brani organistici e vocali. Curiosità su Morandi: Stando a quanto riferiva un suo allievo, Arcangelo Boccoli, sarebbe stato il giovane Giovanni Morandi a introdurre il giovane Gioachino Rossini nella carriera teatrale. I Morandi erano infatti in familiarità con i genitori del pesarese, ed una volta offertasi la possibilità di fare rappresentare una farsa al teatro S.Moisè di Venezia, avrebbero fatto il nome di Gioachino. Il giovane musicista esordì così a Venezia nel 1810 con "La cambiale di matrimonio", che vide Rosina Morandi (ossia la moglie di Giovanni) nella parte di Fanni. Il curatore dell'opera Gabriele Moroni è nato a Senigallia. Si è laureato in Lettere moderne all'Università di Urbino e diplomato in Organo e composizione organistica presso il Conservatorio di Parma.
Oltre alla musica ha coltivato lo studio delle lingue e realizzato saggi, traduzioni, voci enciclopediche per Electa, ETS, Garzanti, Marsilio, Mondadori, Nardini, Palombi, Unicopli, Utet. Ha pubblicato ricerche sull'attività musicale, il patrimonio storico e organistico regionale, ed è stato presidente dell'Associazione marchigiana per la ricerca e valorizzazione delle fonti musicali. Impegnato nella diffusione della musica contemporanea, collabora con periodici nazionali e dal 1982 con la rivista Audio Review in qualità di critico discografico.
E' docente di Storia della musica presso il Conservatorio Rossini di Pesaro. L'organizzazione di questa grande anteprima il cui interesse varca i confini nazionali è in collaborazione con l'associazione Arim di Ancona, per la ricerca e la valorizzazione delle fonti musicali marchigiane. Il Festival Internazionale Organistico città di Senigallia promosso dalla Chiesa Santa Maria della Neve di Senigallia, con la collaborazione del Comune di Senigallia Assessorato alla Cultura ed il patrocinio di Regione Marche, Provincia di Ancona, proseguirà poi il 19 settembre con il concerto di Ludger Lohmann (Stoccarda Germania), indiscusso esecutore e studioso della musica romantica.
Dal 19 al 22 poi il maestro terrà un corso di alto perfezionamento affrontando un programma unico ed originale. Il corso a cui hanno già dato adesione in molti da tutta Italia è rivolto sia agli studenti, sia ai professionisti che intendono approfondire le tematiche interpretative legate alla musica organistica di Felix Mendelssohn - Bartholdy (1809-1847), Johannes Brahms (1833-1897), Robert Schumann (1810-1856). Un'occasione importante per conoscere attraverso le fonti la nascita e lo sviluppo della musica dell'Ottocento tedesco. Per informazioni sulle modalità d'iscrizione, è possibile scaricare il bando dal sito: www.organsenigallia.com.
Alla presentazione del libro curata da Franco Piperno, professore odinario di Storia della Musica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Firenze, seguirà il concerto che inaugurerà uno dei più grandi organi storici delle Marche appena restaurato, l'Organo Giacomo Bazzani e figli 1856, fortemente voluto e pagato con patrimonio personale da Papa Pio IX originario di Senigallia.
L'organo realizzato dalla famiglia Bazzani, che nelle Marche colloca solo quattro dei suoi prestigiosi strumenti, si dice fosse stato progettato dallo stesso Morandi che però non ne vide la realizzazione perché scomparve proprio l'anno in cui venne inaugurato 1856. Il restauro è stato reso possibile grazie al contributo di Fondazione Carifano, Fondazione Carjesi, Fondazione Cariverona, Conferenza Episcopale Italiana e Fiorini Industrial Packaging. Le Sonate per organo a quattro mani di Giovanni Morandi (Pergola 1777 - Senigallia 1856. Probabilmente il più rappresentativo compositore di musica d'organo nell'Italia risorgimentale) sono state scritte per il Monastero di S. Carlo e sono ascrivibili ad un periodo tra il 1830 e il 1854.
La creazione di un piccolo repertorio così insolito (sono rarissime nell'Ottocento composizioni per organo a quattro mani) e da lui mai affidato alle stampe, fu stimolata dalla presenza a S. Carlo di due monache assai abili nel suono dell'organo: Anna Costante Cacciari e Candida Colomba Loreti.
"L'incisione delle musiche comprese in questo CD - spiega il curatore Gabriele Moroni - è l'esito finale di una vicenda, che prende avvio nel 1822, a tratti avventurosa e al contempo esemplare, che illustra uno dei possibili destini cui è andato incontro il patrimonio musicale italiano negli ultimi due secoli. "
Le composizioni di Morandi vennero infatti recuperate dalle monache del Monastero S. Carlo che dopo l'avvento dell'Unità d'Italia, per varie vicissitudini dovette essere abbandonato. "Nella forma, nello stile e talora nelle stesse formule di accompagnamento queste composizioni rivelano l'influsso della musica operistica: non dobbiamo sorprenderci - spiega Moroni - dal momento che nel primo Ottocento l'opera ebbe una diffusione geograficamente e socialmente capillare in virtù delle rappresentazioni nei numerosi teatri sparsi nel territorio (in particolare nelle Marche), dei tanti estratti e riduzioni disponibili a stampa, delle esecuzioni nelle piazze di passi operistici suonati dalle bande.
Per Morandi tuttavia sarebbe semplicistico parlare di puro assorbimento del linguaggio operistico. Molte sue composizioni, denominate Sinfonia o Sonata, sono effettivamente costituite da un'introduzione lenta e da una sezione veloce, come la Sinfonia rossiniana, che costituì il modello per la Sinfonia orchestrale nella prima metà dell'Ottocento." La fama del Morandi si diffuse grazie alle stampe pubblicate da Ricordi, ma anche da altri editori di Firenze, Milano, Roma e Torino.
Sposato con la celebre cantante Rosa Morandi, già sua allieva, la seguì nei continui spostamenti nelle piazze teatrali d'Italia e a Parigi; alla morte di lei (1824) la vita di Giovanni subì un cambiamento radicale: fissò definitivamente la sua dimora a Senigallia dove fu maestro di cappella presso la Cattedrale (1824-1836). Città in cui svolse un ruolo di primo piano nello sviluppo della vita musicale. Qui avviò e diresse un'Accademia filarmonica, poi trasformata in scuola di canto e composizione che contribuì a diffondere in tutta la regione la sua fama di insegnante di canto.
Al contempo, per un periodo protrattosi quasi fino alla sua morte (1856), allacciò contatti con i Monasteri di S. Cristina e S. Carlo per i quali scrisse una grande quantità di brani organistici e vocali. Curiosità su Morandi: Stando a quanto riferiva un suo allievo, Arcangelo Boccoli, sarebbe stato il giovane Giovanni Morandi a introdurre il giovane Gioachino Rossini nella carriera teatrale. I Morandi erano infatti in familiarità con i genitori del pesarese, ed una volta offertasi la possibilità di fare rappresentare una farsa al teatro S.Moisè di Venezia, avrebbero fatto il nome di Gioachino. Il giovane musicista esordì così a Venezia nel 1810 con "La cambiale di matrimonio", che vide Rosina Morandi (ossia la moglie di Giovanni) nella parte di Fanni. Il curatore dell'opera Gabriele Moroni è nato a Senigallia. Si è laureato in Lettere moderne all'Università di Urbino e diplomato in Organo e composizione organistica presso il Conservatorio di Parma.
Oltre alla musica ha coltivato lo studio delle lingue e realizzato saggi, traduzioni, voci enciclopediche per Electa, ETS, Garzanti, Marsilio, Mondadori, Nardini, Palombi, Unicopli, Utet. Ha pubblicato ricerche sull'attività musicale, il patrimonio storico e organistico regionale, ed è stato presidente dell'Associazione marchigiana per la ricerca e valorizzazione delle fonti musicali. Impegnato nella diffusione della musica contemporanea, collabora con periodici nazionali e dal 1982 con la rivista Audio Review in qualità di critico discografico.
E' docente di Storia della musica presso il Conservatorio Rossini di Pesaro. L'organizzazione di questa grande anteprima il cui interesse varca i confini nazionali è in collaborazione con l'associazione Arim di Ancona, per la ricerca e la valorizzazione delle fonti musicali marchigiane. Il Festival Internazionale Organistico città di Senigallia promosso dalla Chiesa Santa Maria della Neve di Senigallia, con la collaborazione del Comune di Senigallia Assessorato alla Cultura ed il patrocinio di Regione Marche, Provincia di Ancona, proseguirà poi il 19 settembre con il concerto di Ludger Lohmann (Stoccarda Germania), indiscusso esecutore e studioso della musica romantica.
Dal 19 al 22 poi il maestro terrà un corso di alto perfezionamento affrontando un programma unico ed originale. Il corso a cui hanno già dato adesione in molti da tutta Italia è rivolto sia agli studenti, sia ai professionisti che intendono approfondire le tematiche interpretative legate alla musica organistica di Felix Mendelssohn - Bartholdy (1809-1847), Johannes Brahms (1833-1897), Robert Schumann (1810-1856). Un'occasione importante per conoscere attraverso le fonti la nascita e lo sviluppo della musica dell'Ottocento tedesco. Per informazioni sulle modalità d'iscrizione, è possibile scaricare il bando dal sito: www.organsenigallia.com.
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19/08/2005
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