“Forza Gabriele, prenditi la finale !” Ad un certo punto, nel terzo set decisivo il pubblico del “Maggioni” ha pensato bene di improvvisarsi “coach” cercando di spronare Gabriele Giorgini, 420° al mondo e sambenedettese purosangue, a scrollarsi di dosso quel testardo di un teutone. Difatti Armin Sandbichler, un “mancino” austriaco tosto e duro, era riuscito con un gioco cocciuto e puntiglioso a tenere testa all’idolo locale riuscendo più volte a metterlo in difficoltà specie con un gioco tutto basato su palle lunghe da fondo campo e qualche incrocio niente male.

Quindi è un Giorgini, finalista sì, ma dal fiato corto che alla fine confida     
Più difficile di quanto me l’aspettavo anche se il merito va al mio avversario. E’ riuscito a rimanere sempre in partita, sapendo crederci all’incontro. Io ad un certo momento ho avuto un calo fisico e psicologico. Errore da non ripeter domani perché più andiamo avanti più si fa dura

Smaltito i postumi dei disagi fisici che hai accusato ieri ?
Sì piccola roba. Una mini gastro- interite peraltro già superata. Oggi stavo bene ma alla fine ero un po’ teso perché il mio avversario si caricava vedendo la partita che giocavo. Però fortunatamente alla fine tutto si è risolto nei migliore dei modi

Questi mancini, non sono proprio il tuo “piatto” preferito…
Sì, i mancini non sono tra i giocatori che prediligo particolarmente però oggi è stata una doppia soddisfazione perché vengo da un infortunio molto lungo per cui va bene così..

Jorquera; spendi due parole sul tuo avversario nella finale ?
Lo conosco bene, abbiamo giocato due volte insieme. E’ un giocatore che sa il fatto suo. Uno carico. Il classico argentino, tutto “arrotato”. Però domani dovrà vedersela con l’idolo di casa.

Oggi finale alle ore 18. E questa volta Daniele Giorgini, che per accumulare punti ATP fa una vita da globetrotter in giro per il mondo, potrà essere sicuro di contare su un Maggioni pieno e tutto per lui.