L' incontro è finito da un pezzo ma rimango seduto al mio posto fissando attonito il campo, come un deficiente. Forse sono veramente deficiente e in tutti questi anni non ho capito nulla del calcio. Difesa a tre, difesa a quattro, 4-4-2, 4-3-3. Ma cosa sono queste idiozie. In fondo basta una cosa sola:un pò di fortuna ed il gioco è fatto. Oppure basta avere un Martini doc frizzante e spumeggiante ed ho risolto tutti i problemi. Invece sto lì tutto il giorno a fare schemi che servono a poco o a niente.

No, cari lettori, non sono impazzito. Sto solo provando a mettermi nei panni di Cabrini. Il Novara ha praticamente dominato l' incontro. A centrocampo ha fatto quello che ha voluto con Braiati e Cristiano. Sulle fasce, con Elia e Mateassi, ha lastricato due comode autostrade. Palloni insidiosissimi hanno attraversato in lungo e in largo l' area rossoblu, con Rosati intento a fare una delle migliori collezioni di farfalle della sua vita. Eppure tutto questo ha fruttato al Novara solo un gollonzo. Perché di gollonzo flipperato si tratta, quello messo a segno da Elia. Poi una abbuffata generale.Un magna magna generale con in testa, capo fagocitatore, Rubino.

La Samb non è riuscita ad imbastire neanche un ricamino semplice, semplice. Tutte palle lunghe e pedalare per la fase offensiva. Tutte palle in tribuna o a campanile, nello stile viva il parroco, nella fase difensiva.

Insomma una Samb co.co.co. cioè piena di precari in cerca di nuova sistemazione o di predestinati panchinari,con una preparazione atletica sommaria. In pochi giorni ha anche dovuto ingozzarsi di schemi di gioco che gli sono rimasti sullo stomaco. Difficili da digerire. Quindi una Samb piagnucolosa e lenta come un coccodrillo che ha appena ingoiato la sua preda.

A dare poi una sottolineatura della provvisorietà dell' ambiente rossoblu, i soliti contrattempi casuali. Il bocchettone dell' acqua per annaffiare, situato davanti all' area, mal protetto, che ha ritardato l' inizio della gara di oltre 10 minuti. I tiranti che tengono tesa la rete della porta che, ormai logori, si spezzano e costano altri cinque minuti di interruzione.

Insomma una Samb in costruzione,un cantiere aperto. In tutta questa confusione l' unico punto fermo sembra essere Martini. Il deus ex machina della situazione. Due Gol, una traversa, un rigore negato.

Per ora brindiamo con un Martini per l' inaspettata vittoria e mettiamoci alla finestra a vedere quello che riesce a combinare Dossena con i pochi spiccioli che ha a disposizione.