Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Agostini e Mandozzi: “Il nervosismo di Ciccanti è comprensibile"

Ascoli Piceno | In merito al suo comunicato viene da chiedersi perché scomodare principi tanto importanti come la sovranità.

La nota del Senatore Ciccanti denota un nervosismo ed una caduta di stile certamente fuori luogo. Se tale atteggiamento è stimolato dalla ridda di voci che lo vorrebbero non ricandidato alle prossime elezioni politiche sarebbe certamente meglio se egli guardasse con più attenzione in casa propria chiedendosi il motivo di tale possibile risultato. Evidentemente il suo bilancio di parlamentare del territorio Piceno viene considerato fortemente negativo.

In merito al suo comunicato viene da chiedersi perché scomodare principi tanto importanti come la sovranità. Su questo vorremmo provare a fare alcune riflessioni ed inoltrare alcune domande visto che siamo stati chiamati direttamente in causa. Intanto l’essere definiti esponenti di “campagna” non ci offende, anzi ci inorgoglisce perché, così facendo, ci viene riconosciuta una storia ed una formazione basata su principi e valori sani di cui ci impegniamo ad essere portatori. Non crediamo possa fare altrettanto l’On. “paesano” visto che la sua è una formazione proveniente del “sottobosco” di quel sistema di potere definito “Prima Repubblica” cancellato, non dalla sinistra, ma dalla storia di questo Paese.

E’ forse perdita di sovranità dire che la Regione ha stanziato 15 miliardi di vecchie lire per l’Università di Ascoli Piceno e l’Amministrazione Comunale, di cui lui fa parte, non riesce ad utilizzarli? O forse ci si riferisce al finanziamento stanziato dalla Regione per il completamento del Filarmonici, che proprio il Governo da lui sostenuto aveva revocato con la Finanziaria del 2002? O l’idea di realizzare un luogo per i giovani di Ascoli Piceno presso il cinema Olimpia attraverso la sinergia di Regione, Provincia e Comune, lo ha infastidito? Oppure prendere consapevolezza del fatto che le uniche iniziative tese al sostegno del sistema delle imprese Picene vengono assunte dall’Assessorato al Lavoro della Provincia di Ascoli in raccordo con la Regione? Se poi l’On. “paesano” si riferisce al fatto che dovremmo stare zitti per non disturbare il “manovratore” perché su alcune questioni rilevanti abbiamo sentito il dovere morale di dire ciò che pensavamo, si abbia il coraggio di essere più espliciti.

Significa intaccare la sovranità popolare se abbiamo sentito il bisogno di dire che si distrugge uno dei più bei centri storici d’Europa nel momento in cui si organizza un sistema di parcheggi così come sta facendo l’Amministrazione Comunale di Ascoli Piceno? Si ritiene forse sbagliato se per ciò che concerne la giostra della Quintana  la Regione e la Provincia, pur riconfermando con puntualità i finanziamenti annuali, auspicherebbero il superamento delle intromissioni partitiche nella vita dei sestrieri? Di quale reato di “lesa maestà” parla? Forse ci si accusa per aver detto, insieme all’opposizione consiliare dell’Amministrazione comunale di Ascoli Piceno, che nelle società partecipate non si può essere controllati e controllori tanto che il Sindaco, avvalendosi di questa oggettiva verità, si è dimesso della carica di presidente facendo posto ad altri? In merito a quest’ultima vicenda perché non dire che l’unica reazione scomposta registrata, guarda caso, è stata quella dell’On. “paesano” che non si è indignato per l’eccessività di incarichi del Sindaco di Ascoli Piceno ma del fatto che i suoi sostituti non erano stati preventivamente concordati con lui? Non è forse questo un esempio  fulgido di come si restringe la sovranità visto che il Sindaco è tenuto a scegliere in piena autonomia?

Potremmo continuare per lungo tempo ma vorremmo concludere suggerendo all’On. “paesano” di ritornare ad uno stile più consono e più decoroso rispetto al ruolo che ricopre. Come egli ben sa ogni 5 anni, fortunatamente per tutti noi, arriva la verifica popolare: nel 2000 è arrivata per la Provincia, nel 2005 per la Regione, verifiche che noi abbiamo superato a pieni voti forse proprio perché portatori di quelle tradizioni e valori di campagna di cui ci si accusa e per le quali, invece, noi andiamo fieri.
 
Nel 2006 toccherà a lui. Vogliamo augurargli “buona fortuna” consapevoli di essere sempre a disposizione di tutta la comunità Picena e pronti sulle questioni di merito a qualsiasi confronto per la crescita del nostro territorio.

04/08/2005





        
  



3+2=

Altri articoli di...

Politica

02/11/2022
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
28/10/2022
Zero Sprechi, al via un progetto per la lotta agli sprechi alimentari (segue)
27/10/2022
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
22/10/2022
Via libera alla variante al Piano Particolareggiato di Recupero del Centro Storico (segue)
22/10/2022
Porto San Giorgio torna a gareggiare al Palio dei Comuni (segue)
21/10/2022
Grandi e medi investimenti, chiesto il triplo delle agevolazioni disponibili (segue)
19/10/2022
Al via il progetto sulla sicurezza urbana e sulla legalità (segue)
13/10/2022
Festival dello sviluppo sostenibile (segue)

Ascoli Piceno

16/11/2022
Project Work Gabrielli, i vincitori (segue)
15/11/2022
800.000 euro per le scuole (segue)
14/11/2022
Tre milioni di persone soffrono di disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (segue)
31/10/2022
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
28/10/2022
Zero Sprechi, al via un progetto per la lotta agli sprechi alimentari (segue)
26/10/2022
Il recupero della memoria collettiva (segue)
26/10/2022
Giostra della Quintana di Ascoli Piceno (segue)
26/10/2022
Tribuna presso lo Stadio “Cino e Lillo del Duca” (segue)
ilq

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji