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Il gabbiano zoppo che incanta i bambini

San Benedetto del Tronto | Il tema della tutela degli animali è stato affrontato dalle scuole del III Circolo didattico nell’ambito del progetto di educazione ambientale “Eco school”.

L’incredibile storia del gabbiano zoppo “Jonathan” è stato lo spunto per approfondire il tema della tutela degli animali da parte delle scuole del III Circolo didattico di San Benedetto del Tronto nell’ambito del progetto di educazione ambientale “Eco school” promosso dalla FEE, l’organizzazione internazionale che assegna le “Bandiere blu”.  
 
Tutto nasce da un fatto realmente accaduto: la vicenda di un gabbiano con una zampa paralizzata, accudito con amore dagli umani e in particolare dai soci del centro velico “Ragn’a vela”, sull’arenile in prossimità della foce del torrente Ragnola. Una volta guarito e libero di volare, l’animale non si è più dimenticato di loro: spesso torna a trovarli stringendo un legame di vera amicizia e di riconoscenza verso gli uomini che lo hanno salvato. Nel periodo invernale si allontana, ma per tornare a primavera. Durante l’estate, l’uccello è facilmente individuabile perchè sorvola il tratto di spiaggia del centro velico, scende a mangiare e si tiene in equilibrio su una sola zampa.
 
Questo fatto ha appassionato due insegnanti del 3° Circolo Didattico di San Benedetto del Tronto  che hanno pensato di recuperarla a scopo educativo-didattico e culturale. La storia è stata inserita nel progetto lettura per la scuola primaria e, appunto, nel progetto “Eco-Schools” per la scuola per l’infanzia.  
 
I bambini sono venuti a contatto con questa straordinaria vicenda visitando i luoghi del ritrovamento dell’animale, ascoltando il racconto direttamente dal protagonista e osservando il gabbiano che torna a consumare il pasto offerto dagli amici - uomini. Dall’esperienza, appassionante per gli alunni, sono scaturite numerose proposte educativo – didattiche: tra le più importanti, l’animazione della storia, la rappresentazione grafica, la produzione verbale e l’invenzione di testi e rime, la costruzione del racconto in sequenza, la creazione di gabbiani con diversi materiali, ipotesi, riflessioni... Così, in breve tempo, il pennuto è diventato un amico non solo per i turisti e per tutti i sambenedettesi, ma anche per i bambini del III Circolo che ora possono vantarsi di avere un nuovo amico nel loro “Jonathan” che vola solitario sulle spiagge ringraziando quanti lo hanno aiutato.
 

04/08/2005





        
  



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