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Il consiglio comunale ha redatto un importante documento unitario

Ascoli Piceno | Il secondo appuntamento che ha dato continuità al 1° consiglio aperto sul tema “Grande viabilità e ruolo strategico della Vallata del Tronto”

di Federico Biondi

Il documento unitario redatto dai membri del consiglio comunale e approvato all’unanimità è stato il frutto di una discussione molto pacata e di un approfondimento che si è svolto a porte chiuse dentro la Sala Massy (luogo dove si svolgono le riunione delle commissioni permanenti), per quasi un’ora. Alla riapertura della sessione consiliare il presidente del Consiglio Valeriano Camela si dichiara soddisfatto per il risultato conseguito e auspica che tutte le forze politiche si esprimano sempre con la stessa efficacia dimostrata in questa occasione. Un grande successo e un grande risultato ottenuto dal consiglio comunale su un argomento molto importante per il territorio Piceno, come evidenzia il Senatore Amedeo Ciccanti. Lo stesso ricorda che dopo 20 anni tutte le parti politiche del capoluogo votano all’unanimità un argomento di vitali importanza che influisce sullo sviluppo del territorio.
 
Il documento fissa come priorità il collegamento Ascoli Piceno-Teramo, che poi possa proseguire fino a Pedaso (luogo dove si fermeranno i lavori della Società Autostrade) o riconnettersi con l’Ascoli Mare è una scelta tecnica economica che farà l’investitore, quindi l’importante è che la città di Ascoli Piceno e quella di Teramo siano collegate.
 
Il Sindaco di Ascoli Piceno Piero Celani, come è scritto sul documento approvato dal consiglio, dovrà impegnarsi e intraprendere tutte le azioni necessarie per far si che il territorio dell’alta e bassa Valle del Tronto abbia quei collegamenti viari che possano favorire lo sviluppo economico e sociale.
 
“Un lavoro in più ma necessario – dice il Sindaco – occorre adesso avviare un confronto molto serrato con la Regione Abruzzo e tutto il territorio teramano per realizzare il collegamento autostradale che darà continuità ai due territori”
 
Per stabilire il percorso da realizzare il Sindaco si incontrerà, insieme al Presidente della Provincia Massimo Rossi e il Senatore Ciccanti, con i responsabili della Società Autostrade e Autostrade dei Parchi nella giornata di giovedì 4 agosto. In questa occasione spronerà i colleghi e le autorità istituzionali abruzzesi affinché ciò avvenga nel minor tempo possibile.
 
Il Sindaco cercherà anche di riportare nel capoluogo ascolano risorse aggiuntive per procedere all’ammodernamento della ex-statale 81 “Piceno Aprutina”, inoltre si augura che i Sindaci delle municipalità della Vallata del Tronto diano un contributo, visto che il collegamento autostradale porterà loro grandi benefici.
 
Il consigliere Gianfranco Bastiani ribadisce che Ascoli deve diventare una importante via di comunicazione, pensare ad uno sviluppo compatibile con l’ambiente, senza dimenticare le infrastrutture di tipo viario e ferroviario.
 
“Credo che chiudere il quadrilatero San Benedetto-Giulianova-Teramo con il collegamento Ascoli-Teramo e continuare questo asse autostradale verso Fermo sia una decisione molto importante soprattutto se presa all’unanimità”.
 
Per Catalucci questo atto significa non perdere le speranze di avere un collegamento diretto con Teramo, che faciliterebbe anche i collegamenti con la A24 (L’Aquila-Roma) e quindi avvicinerebbe Ascoli alla capitale d’Italia. “Tutto questo deve essere arricchito con un prolungamento verso nord con l’A14 – dice Catalucci – un asse viario fondamentale per lo sviluppo del comprensorio Piceno”.
 
Giorgio Rocchi è soddisfatto dal momento di confronto fra tutte le forze politiche di Ascoli Piceno, dato che attraverso il dialogo è stato possibile migliorare i contributi e appianare le divergenze dei singoli consiglieri.
 
“E’ importante tenere collegata la nostra città in termini di sviluppo sociale, economico e viario con le altre realtà territoriali – dice Rocchi e aggiunge – c’è un investitore che realizza con un ulteriore impiego di denaro il prolungamento l’A24 verso Ascoli Piceno, l’importante è che non ci siano delle destinazioni diverse alle risorse che l’investitore dichiara”.

04/08/2005





        
  



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