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Teatro dialettale a Martinsicuro

| MARTINSICURO - Per “La Lanterna di Diogene” doppio bagno di folla

Ancora una volta il teatro dialettale conquista il pubblico truentino, in occasione della replica della commedia “La sacrestie de don Crispine” allestita dall’associazione culturale “La Lanterna di Diogene” nella serata dello scorso 4 agosto in Piazza Cavour si è verificato ciò che neanche gli attori si aspettavano. Dopo il grande successo dello scorso 24 luglio, che ha visto la presenza di oltre mille persone, la piazza si è gremita di nuovo, nonostante le condizioni poco favorevoli del tempo.
 
Oramai il teatro dialettale a Martinsicuro è diventato tradizione, grazie all’attività decennale delle compagnie “La Lanterna di Diogene” e “Il Torrione” che ogni anno rappresentano splendide commedie e portano il buon nome di Martinsicuro nei migliori teatri e nelle piazze dell’Abruzzo e delle Marche. Un fenomeno, quello del teatro dialettale, diventato il cavallo di battaglia del panorama culturale truentino e che esige particolare attenzione da parte degli amministratori di oggi e di domani.
 
Quest’anno la piazza di Martinsicuro ha ospitato anche varie compagnie marchigiane, suscitando sempre il crescente apprezzamento  del pubblico. Lo scopo del teatro dialettale non è solo quello di far trascorre piacevoli momenti di allegria e di spensieratezza, ma è quello di trasmettere ai più giovani il vernacolo locale che, insieme agli usi e ai costumi del passato, sta scomparendo.
 
Il vernacolo truentino, che sopravvive grazie al teatro, riesce a soddisfare in parte il bisogno di identità in una comunità sempre più multiculturale, questo sta indicare come la conoscenza dell’altro è anticipata necessariamente dalla riscoperta di noi stessi.
 
La conoscenza della nostra identità è la condizione preliminare per il confronto e il dialogo tra etnie diverse. Per questi motivi a Martinsicuro è sempre più forte l’esigenza di realizzare proprio in Piazza Cavour una sala polifunzionale attraverso il restauro dell’ex Cinema Ambra, utilizzato attualmente dal Comune come magazzino e rimessa, ciò permetterebbe il rifiorire di manifestazioni culturali anche nei mesi invernali.

05/08/2005





        
  



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