Sono stati recentemente avviati i lavori di riparazione dei danni causati dalla crisi sismica del 1997 nell'edificio della chiesa dell'Annunziata, in un complesso edilizio che a partire dalla metà del XV secolo ospitò una casa convento dei frati francescani con annesso luogo di culto.

La singolarità e l'unicità architettonica dell'edificio, pregevole monumento ricco di arte e di storia, dopo laboriose procedure amministrative per la definizione del finanziamento regionale, hanno avuto la meglio nell'attirare l'interesse e l'attenzione dei vari enti interessati come le Soprintendenze regionali e la Regione Marche.

"Con il finanziamento concesso - osserva il sindaco Roberto De Angelis - pari a Euro 687.990,27 si sono avviati sia i lavori strutturali, estesi alle porzioni di proprietà privata, sia i lavori sulle opere d'arte conservate nella chiesa: affreschi ed altari. Due ditte ascolane la COORAL e l'impresa Scarpetti Ubaldo si occuperanno del delicato recupero dell'immobile con interventi, che sono attualmente in fase di svolgimento e che stanno già dando notevoli risultati".

Proprio nel giorno di Sant'Emidio, martire e protettore del terremoto, Antonio Iachini, restauratore, smontando l'altare dell'Addolorata, a destra di chi entra nella chiesa, ha riportato alla luce uno splendido affresco raffigurante un santo vescovo accanto ad un S. Sebastiano, figure che completano le raffigurazioni, già ben note, della Madonna in trono con Bambino e di S. Rocco, di problematica attribuzione, datate 1530 in una scritta della predella marmorizzata.

Del felice rinvenimento sono stati tempestivamente informati i funzionari della Soprintendenza e del Servizio Beni e Attività culturali della Regione Marche oltre al Sindaco Roberto De Angelis che ha fatto notare come la chiesa dell'Annunziata si stia rilevando fra le più ricche fonti di opere
d'arte inedite nella regione marchigiana.