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Ponte di Villa Potenza

| MACERATA - I 96 giorni:dalla chiusura alla riapertura.

 
GIUGNO.
Martedì 7. I tecnici incaricati delle verifiche statiche sul ponte segnalano alla Provincia la presenza di consistenti lesioni su un arco e ne chiedono l’immediata chiusura al transito, anche pedonale. La Giunta provinciale, che era già riunita, prende in esame l’imprevista situazione, convoca subito i tecnici e, dopo essersi consultata con la Prefettura e con il Comune di Macerata, decide la chiusura del ponte, stante la priorità dell’incolumità pubblica su ogni altro aspetto.
Venerdì 10. Il presidente della Provincia, Giulio Silenzi, chiede alla Regione lo stato di calamità. Viene aperto ai pedoni un attraversamento provvisorio realizzato dalla Provincia sul fiume Potenza, accanto al ponte lesionato. Vengono effettuati lavori per mettere in sicurezza la strada alternativa dove dovrà transitare il Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto.
Mercoledì 15. Un violento temporale (32 millimetri di pioggia caduti in un’ora) danneggia irreparabilmente il passaggio pedonale. La Provincia avvia subito i lavori per realizzare un nuovo attraversamento che, lavorando 24 ore su 24, viene completato il giorno seguente.
Venerdì 17. La Giunta provinciale approva un progetto per la costruzione di un guado che consenta l’attraversamento del fiume anche da parte degli autoveicoli.
Sabato 18. Hanno inizio i lavori di costruzione del guado veicolare e viene allargato l’attraversamento pedonale per consentire anche il passaggio delle autoambulanze del “118”.
Domenica 19. Si lavora alacremente nel realizzare l’attraversamento per gli autoveicoli.
Sabato 25. Vengono ultimati i lavori dell’attraversamento veicolare che dalla mezzanotte viene aperto al traffico.
Domenica 26. Si riunisce la Giunta provinciale che prende atto del buon funzionamento del guado e discute di ulteriori opere di miglioramento da eseguire.
Lunedì 27. In attesa delle opere di miglioramento, l’attraversamento del fiume viene autorizzato ai soli veicoli muniti di apposito pass (residenti).
Martedì 28.
Si completa parte dei lavori di miglioramento del guado e dalla mezzanotte questo viene aperto a tutti i veicoli di portata non superiore ai 35 quintali.
Mercoledì 29. L’apertura a tutto il traffico leggero dà positivi riscontri e la Provincia decide di eseguire altri lavori per consentire pure il passaggio dei bus.
Giovedì 30. La Giunta provinciale decide di avviare la procedura d’appalto per il ripristino del ponte lesionato, fissando al 30 ottobre la scadenza dei lavori. Si soprassiede così alle ipotesi di realizzare un ponte provvisorio che richiederebbe un tempo analogo per la costruzione.

LUGLIO.
Martedì 5. L’Ufficio tecnico provinciale esegue una rilevazione del traffico sul guado nell’ora di punta, dalle ore 8 alle ore 9: transitano 1.551 veicoli nei due sensi di marcia; all’incirca la stessa mole di traffico leggero che già circolava sul vecchio ponte lesionato.
Mercoledì 6. Il guado viene aperto al transito dei bus di linea extraurbani.
Lunedì 11. Scadono i termini per presentare domanda alla Provincia per concorrere all’appalto per i lavori di risanamento strutturale del ponte lesionato. Nove le imprese che hanno risposto al bando di gara. All’aggiudicazione si arriverà attraverso l’innovativo sistema chiamato “dialogo competitivo”. Si tratta di una procedura che trae origine da una direttiva europea e che consente una maggiore snellezza operativa.
Mercoledì 20. Termina l’opera della Commissione di valutazione dei progetti. A realizzare le opere di risanamento strutturale del ponte, in base alle più recenti normative antisismiche, sarà un’associazione temporanea di imprese che fa capo alla ditta “Rosi Giancarlo Costruzioni” di Visso, il cui progetto è stato firmato dall’ingegner Gian Michele Calvi di Pavia. Il tempo contrattuale stabilito è di 40 giorni.
Venerdì 22. La Provincia nomina la Commissione che dovrà eseguire il collaudo. E’ presieduta dal professor Mauro Dolce, dell’università di Potenza e composta dal dirigente lavori pubblici del Comune di Civitanova Marche, ing. Franco Capozucca, e dall’avvocato maceratese Claudio Netti.
Sabato 23. Alle 6 del mattino viene firmato il contratto d’appalto e subito iniziano i lavori di risanamento, ristrutturazione e adeguamento sismico del vecchio ponte. Costo dell’operazione: un milione e 980 mila euro, oltre l’Iva. L’atto è stato sottoscritto davanti al segretario generale dell’Ente, Piergiuseppe Mariotti, in qualità di ufficiale rogante, tra il dirigente dei lavori pubblici, Alessandro Mecozzi, intervenuto per conto della Provincia, e Remo Cappa, rappresentante delle cinque imprese. Si lavorerà 24 ore su 24, cioè anche di notte, compresi i giorni festivi.
Giovedì 28. Dopo tre giorni e tre notti di ininterrotto lavoro il vecchio piano viabile è completamente rimosso e può iniziare la posa in opera dei speciali pali su cui poggerà il nuovo impalcato.
Sabato 30. Sul guado veicolare viene aperta al transito la corsia laterale della carreggiata, costruita appositamente per l’attraversamento del fiume da parte dei pedoni.
 
AGOSTO.
Mercoledì 3. Si smantella il primo guado pedonale che era stato realizzato a pochi metri dal ponte lesionato subito dopo la sua chiusura. Questo per togliere un ostacolo al regolare deflusso delle acque, a salvaguardia della funzione idraulica del fiume, visto che ormai viene utilizzato l’altro guado sia da auto, bus e scooter, sia da coloro che vanno a piedi.
Venerdì 5. Termina la posa in opera dei 12 speciali pali inseriti all'interno dei quattro piloni e delle due spalle laterali in muratura esistenti ed inizia il posizionamento degli innovativi isolatori sismici, che funzioneranno da dissipatori di energia tra il nuovo piano viabile e gli stessi piloni sottostanti.
Lunedì 8. Con l'ausilio di una speciale gru, inizia la posa in opera delle 25 travi da 18 metri ciascuna per la costruzione del nuovo impalcato.
Sabato 20. Viene portata a termine la messa in opera del nuovo piano viario che risulta leggermente più largo del precedente.
Giovedì 25. Dalle ore 6 del mattino sul guado veicolare provvisorio transitano anche i mezzi di portata complessiva a pieno carico fino a 75 quintali. Fino a ieri il transito era limitato ai veicoli fino a 35 quintali.
 
SETTEMBRE.
Giovedì 1. Le cinque imprese, impegnate giorno e notte nel cantiere, concludono i lavori previsti nel capitolato d’appalto dell’opera.
Lunedì 5. Viene allacciato il nuovo impianto di illuminazione del ponte costituto da 12 punti luce, sei per ciascun lato del ponte.
Mercoledì 7. Prendono il via le operazioni di collaudo della struttura, presente anche l’ingegner Gian Michele Calvi di Pavia, che ha progettato l’intervento. Le prove di carico, le misurazioni e le altre procedure tecniche si concludono il giorno successivo.
Sabato 10. Le cinque imprese appaltatrici (Rosi Giancarlo costruzioni srl di Visso, GS Costruzioni generali Srl di Visso, Cagnini costruzioni srl di Fiastra, Costruzioni edili Sirolesi di Corridonia, Dell’Orso perforazioni srl di Camerano) consegnano formalmente alla Provincia il ponte risanato e collaudato.
Domenica 11. Dopo 96 giorni di chiusura, il ponte - completamente ripristinato e adeguato alla più recenti norme antisismiche - viene riparto al transito. L'inaugurazione avviene al termine di una giornata di festa, sottolineata da bande musicali, degustazioni, fuochi d’artificio il nuovo" ponte di Villa Potenza viene intitolato a Sandro Pertini, indimenticato presidente della Repubblica italiana.

11/09/2005





        
  



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