Ho letto le dichiarazioni degli esponenti di Alleanza Nazionale; dal responsabile regionale Ciccioli al più umile componente il circolo più sperduto di AN, si levano voci di vibrata protesta e di cocente accusa contro l’ex sindaco.

Oggi le posizioni di AN coincidono con le posizioni che io assunsi a poche settimane dall’insediamento di Martinelli, avendo egli subito dimostrato di essere inaffidabile e di voler disperdere con la sua azione politica e di governo un patrimonio di storia e di cultura che di sicuro non gli apparteneva.

Dicevano che bisognava garantire la governabilità.

Non riesco però a comprendere come si possa governare per più di quattro anni, occupando posti remunerati lautamente e di tutto prestigio, venendo contemporaneamente a patti con la propria coscienza, quando molto più lodevolmente AN avrebbe potuto garantire la governabilità mediante l’appoggio esterno in Consiglio comunale.

La soluzione c’era ed era semplice e corretta. Se bisognava a tutti i costi dimostrare d’avere “cultura di governo”, bastava rinunciare al vice sindaco, al presidente del consiglio, all’assessore la bilancio, ai numerosissimi incarichi nelle partecipate, etc., e garantire con una attenta azione di indirizzo e di controllo da parte di cinque consiglieri comunali il sacrosanto diritto dei sambenedettesi di essere ben governati.

Io stesso rifiutai l’incarico di assessore nella giunta Martinelli per non dover servire due padroni, per non essere costretto a mischiare l’interesse personale di stipendiato del Comune con l’interesse generale dei cittadini che mi avevano dato il voto e non il posto. La strada da me indicata avrebbe preservato sia la governabilità sia l’immagine di AN e dei suoi esponenti.

Oggi non credo si possa concedere ad AN l’onore delle armi per la caduta ingloriosa del governo di centrodestra a S. Benedetto Tr.; anche se sparare sulla croce rossa è diventato lo sport cittadino.

* Nuova Alleanza Sambenedettese