Cava:Il prof. Felicetti sia più prudente
San Benedetto del Tronto | La replica del dirigente AN: "Non se ne abbia a male il prof. Felicetti se alla discussione sul Piano Regolatore si richiede il massimo della trasparenza e la massima pubblicità degli atti".
di Dott.Luigi Cava *
Al prof. Felicetti, che ha tenuto a precisare di essere lusingato nel venire associato a Martinelli e Sestri, dico che non ho mai sostenuto che dovrebbe vergognarsene. Così come ritengo non abbia bisogno di giustificarsi quando la stampa locale associa il suo nome ad un noto imprenditore edile nel corso della visita al Forum della sinistra.
Il mio ragionamento, di natura strettamente politica, è frutto di una esemplare coincidenza che vede tre ex amministratori, tutti con delega allurbanistica, tutti e tre dimissionari in nome del PRG e, guarda caso, tutti e tre che strizzano locchiolino a sinistra.
Per Agata Christie tre indizi fanno una prova, quando addirittura sono più di tre viene quantomeno voglia di scrivere un breve comunicato alla stampa.
Non se ne abbia a male il prof. Felicetti se alla discussione sul Piano Regolatore si richiede il massimo della trasparenza e la massima pubblicità degli atti. Lui che è stato assessore allurbanistica ai tempi della prima Repubblica, dovrebbe ben ricordare quali e quanti interessi si muovono intorno a questo strumento di sviluppo del territorio.
Riguardo le considerazioni da incauto moralizzatore del prof. Felicetti sulla richiesta di posti, sulle poltrone distribuite dai partiti, sulla dissertazione relativa al fatto che per amministrare basta essere nella nicchia giusta del partito giusto, sullimpegno visto come servizio e sulla dignità delle dimissioni, invito il prof. Felicetti ad essere più prudente e riesaminare più oggettivamente la sua storia politica, non essendo mio compito giudicare quella personale.
Il passato è passato ma non va dimenticato, né quello recente né quello remoto.
Riguardo i posti e le poltrone gli ricordo di essere stato il più acerrimo contestatore di Martinelli, ruolo che abbandonò quando ottenne il tanto sospirato posto di assessore; la nicchia giusta del partito giusto lui, Repubblicano da sempre, lha trovata candidandosi nelle fila di FI per poi tradire il proprio elettorato tornando ad essere del PRI in Consiglio Comunale e in Giunta; sullimpegno politico visto come servizio lo richiamo ad una maggiore coerenza e ad una minor nomadismo da una coalizione allaltra in nome di un Piano, come quello che ha determinato le sue dimissioni calcolate che proprio non definirei dignitose.
Sulla fiducia dei sambenedettesi in Alleanza Nazionale, che il prof. Felicetti sospetta sia in calo, sarei più cauto. Nei momenti più difficili noi di AN troviamo la forza di aggrapparci a valori che ci distinguono e piuttosto ci fanno spezzare, ma mai piegarci come è abituato a fare il prof. Felicetti.
* Dirigente Provinciale AN
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13/09/2005
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