Il Sindaco Chiodi sulla Turbogas
| TERAMO - Ben consapevoli delle straordinarie caratteristiche dellarea in contrada Cortellucci....".
di Nicola Facciolini
Ben consapevoli delle straordinarie caratteristiche dellarea in contrada Cortellucci (sottostazione enel, linea 380.000 volts, gasdotto Edison) che avrebbero potuto permettere al proponente di evitare ingenti investimenti in elettrodotti e gasdotti, abbiamo ottenuto, a seguito di un lungo negoziato, i seguenti benefici per la comunità teramana (nel caso sempre di esito positivo delle valutazioni e della procedura): circa 40 milioni di di Euro da erogarsi in quote diluite in 23 anni (ici inclusa); circa 7 milioni di Euro a beneficio della Regione, della Provincia e dei Comuni limitrofi; 10 scuolabus elettrici o a gas propano per rinnovare il vetusto parco mezzi comunale; lopzione di acquisto da parte di una società trading2 di proprietà interamente comunale di ben10 MWe per 10 anni al miglior prezzo riservato ai loro migliori clienti con significative possibilità di utili derivanti dalla commercializzazione o di risparmi per lilluminazione pubblica e delle famiglie teramane.
La logica è la stessa che ha visto la passata giunta comunale concedere la possibilità di costruire modificando la destinazione urbanistica dellarea - un centro commerciale ottenendo in cambio dal privato il nuovo stadio e la viabilità di collegamento. Inoltre saranno investiti sul territorio 400 milioni di euro di cui circa 100 milioni di euro in opere edili realizzate con luso di imprese e maestranze locali. Nè va trascurato il fatto che la disponibilità di energia a basso costo permetterà al nostro territorio di attrarre insediamenti industriali di tipo non tradizionale e secondo i moderni indirizzi di politica industriale con benefici per loccupazione, lo sviluppo che a tutti voi lascio immaginare.
E ciò sopratutto in un momento che vede il sistema industriale provinciale in difficoltà (tantè che la Provincia parla di vertenza Teramo) e che nei prossimi anni diverrà verrà e propria crisi per effetto della vulnerabilità delle produzioni tradizionali locali (abbigliamento, pelletteria ecc) alla concorrenza dei paesi del estremo oriente. Ritengo, pertanto, di aver oggi trasferito allintero consiglio tutti gli elementi in mio possesso per valutare al meglio questa opportunità. Se lo Studio di Impatto ambientale del CESI, sul quale ho fondato le mie conoscenze e tutti gli elementi a Voi forniti, non dovesse essere confermato dalle Autorità competenti, vi proporrei di non accogliere la proposta, ma se, invece, lo stesso Studio dovesse essere sostanzialmente confermato dalla procedura del VIA nazionale (alla quale comè noto partecipano istituzioni scientifiche di primissimo piano), la mia opinione è che Teramo ha il dovere di cogliere questa opportunità.
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17/09/2005
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