Vespe e calabroni: i consigli dei Vigili del fuoco
Ascoli Piceno | Informazioni utili sulla disinfestazione e rimozione di nidi di vespe, calabroni ed imenotteri aculeati in genere.
In questo periodo dellanno al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco giungono numerose richieste di intervento per disinfestazione e rimozione di nidi di vespe, calabroni ed imenotteri aculeati in genere.
Questa situazione spesso determina un impiego massiccio di personale e strutture operative, distraendole dal primario compito di garantire il soccorso tecnico urgente.
È pertanto necessario fornire allutenza alcune informazioni utili relativamente alle competenze dei Vigili del Fuoco in merito a questa particolare tipologia di intervento.
I Vigili del Fuoco garantiscono gli interventi in ambito pubblico e privato nelle situazioni definite dal Ministero dell'Interno, che si possono così descrivere:
1) impossibilità di isolare i locali all'interno dei quali insistono sciami di insetti;
2) impossibilità di allontanamento, sia pur temporaneo, delle persone vulnerabili;
3) situazione di crisi per gruppi sociali;
4) dimensioni straordinarie degli sciami e/o dei favi;
5) rischio o difficoltà di accesso ai siti;
6) richiesta, da parte dei Servizi localmente preposti alla disinfestazione, nei casi in cui siano necessari strumenti e mezzi in dotazione al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
In tutti gli altri casi si configurano situazioni riconducibili al contesto delle competenze di natura sanitaria.
Per tutti gli interventi non di competenza del Vigili del Fuoco lutenza è invitata ad inoltrare le richieste di intervento direttamente ai competenti servizi dei Comuni e dellAzienda Sanitaria competenti per territorio.
È importante fornire anche alcuni consigli utili ad evitare la formazione di nidi di vespe, calabroni ed imenotteri aculeati in genere negli ambienti domestici.
Gli imenotteri aculeati (vespe e calabroni) sono animali sociali ed annuali che vivono in comunità e solo una stagione.
La nidificazione ha il suo massimo sviluppo in piena estate con lepilogo in questo periodo dellanno.
Le zone preferite per nidificare sono quelle calde, tranquille, riparate ed abbandonate ed in particolare:
- nelle abitazioni (mura perimetrali);
- nei controsoffitti, camini, solai/sottotetti/cornicioni, cassonetti tapparella;
- nelle zone rurali (fienili, legnaie, depositi agricoli, ceppi/alberi cavi)
- nei cimiteri (edicole funerarie)
Per ridurre la probabilità che si possano formare i nidi in situazioni comportanti pericolo per persone ed animali, la prima azione da adottare è quella preventiva.
Per un'efficace opera di prevenzione occorre adottare i seguenti accorgimenti:
ABITAZIONI
- Muri perimetrali: controllare le pareti che presentano fessure, cavità e buchi in corrispondenza di intercapedini (tamponare con sigillante idoneo);
- Finestre e portafinestre: controllare i cassonetti degli avvolgibili; installare zanzariere alle finestre o spruzzare nei cassonetti insetticida nei casi di fenomeni ricorrenti:
- Controsoffittature: verificare i rivestimenti ed i ribassamenti nei locali mansardati (sigillare con prodotti isolanti);
- Camini: pulizia periodica delle canne fumarie (disporre una rete metallica a maglie fitte attorno alla parte terminale di quelle non utilizzate, ricordando di rimuoverla in caso di rifunzionamento);
- Solai e sottotetti: controllare e pulire periodicamente.
ZONE RURALI
- Fienili, pagliai, legnaie e depositi agricoli: verificare gli elementi di copertura, controllare lo stoccaggio dei materiali e gli attrezzi agricoli;
- Ceppi: rimuovere il ceppo;
- Alberi cavi: sigillare le cavità se non rimuovibili.
CIMITERI
- Edicole funerarie: sigillare le eventuali cavità o fessure con materiali idonei; controllare il fissaggio della lapide e la copertura.
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21/09/2005
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