D'Ippolito: "La Samb non aveva i soldi per riscattare Bogliacino"
San Benedetto del Tronto | L'ex dirigente rossoblu spiega la vicenda Bogliacino intervenendo in una radio napoletana, parla anche il giocatore uruguagio.
di Stefano Bruni
La polemica per il caso Bogliacino sull'asse San Benedetto - Napoli assume toni più aspri. Dopo il battibecco tra il presidente della Samb Umberto Mastellarini e il d.s. partenopeo Marino interviene sulla questiona anche l'ex consulente di mercato dei rossoblu Vincenzo D'Ippolito che cerca di spiegare la vicenda intervenendo in diretta su radio Kiss Kiss:
"Su Bogliacino confermo che la Sambenedettese aveva un diritto di riscatto che poteva esercitare. Ma io chiesi più volte cosa fare in merito a questo diritto di riscatto, e la società mi rispose più volte di no poichè non c'erano fondi da spendere in quel momento.
Da qui nacque anche una polemica che alla fine mi portò addirittura a lasciare la società. Spero comunque che sia Bogliacino che Amodio facciano bene a Napoli, loro vennero a San Benedetto in C1 credendo nella promozione ma era quasi per farmi un piacere dato che già avrebbero potuto giocare in B e a cifre anche più alte".
Dunque D'Ippolito continua a sostenere la tesi di una Samb che non avrebbe accettato il riscatto del calciatore per la poca disponibilità economica del club, ma allora ci chiediamo: perchè Mastellarini non avrebbe dovuto riscattare un giocatore che aveva raggiunto un valore di mercato notevole dopo una grande stagione alla Samb? Del resto anche se il giocatore non voleva rimanere in C1 sarebbe stato accontentato dal sodalizio di "Viale dello sport" e la sua cessione sarebbe servita per rinvigorire le finanzie societarie, per questo le parole di D'Ippolito non sembrano corrispondere esattamente alla verità.
Sulla questione è intervenuto anche lo stesso Mariano Bogliacino : "La verità è che sono andato alla Sambenedettese per l'amicizia che mi lega a Vincenzo D'Ippolito; c'erano squadre di B che mi volevano, ma scelsi di andare alla Samb proprio per l'amicizia che mi lega a D'Ippolito. Se la Samb avesse centrato la promozione in B sarei rimasto; questo era l'unico modo per restare lì. La Samb non è andata in B e quindi sono di proprietà della squadra uruguaiana del Plaza. Da parte mia non c'è stata nessuna opzione firmata per far si che la Samb potesse riscattare il mio cartellino entro il 31 luglio; per questo motivo sono tranquillo. Sono un giocatore del Napoli a tutti gli effetti".
Insomma la polemica continua...
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08/09/2005
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