Nel 2001 i cittadini sambenedettesi attribuirono alla Casa delle Libertà una vittoria schiacciante che avrebbe dovuto segnare l’inizio di una svolta positiva per la città. Ma già a partire dal primo Consiglio Comunale alcuni personaggi hanno cercato di rendere vana quella vittoria, per poi perseverare nel loro intento scellerato, frapponendo quotidiani ostacoli e ricatti all’azione di governo di Martinelli, e provocando una crisi che ha costretto il Sindaco a dimettersi.

Il Sindaco Martinelli, nonostante questo ostruzionismo, è riuscito a fare molto, grazie soprattutto al contributo determinante di Forza Italia, la quale, fedele al mandato ricevuto dagli elettori, ha sempre avuto un atteggiamento responsabile ed equilibrato.

Tale responsabilità è però mancata in molti consiglieri comunali i quali hanno dimenticato che chi viene eletto per un partito, per una lista, deve osservare, rispettare, cercare di attuare il programma per la cui realizzazione ha ricevuto voti ed è stato eletto ed in certi momenti la situazione si è aggravata perché alcuni “saltimbanchi” della politica anziché essere ostracizzati hanno ricevuto perfino una legittimazione da parte di alcuni dirigenti politici provinciali, con ciò determinando il mantenimento di una governabilità amministrativa in continua sofferenza.

Abbiamo assistito, nostro malgrado, ad indecorose e incomprensibili sceneggiate politiche che hanno ottenuto il solo risultato di disorientare, stancare ed estraniare l’elettorato di centro-destra.

Dentro il quadro sopra delineato si sono agitati personalismi, pruriti ed ambizioni dei soliti Masaniello di circostanza, lontani dal rappresentare un contributo di proposte e di rasserenamento nelle relazioni.

Non sono pochi i problemi della città che devono essere ancora risolti, ma ora il compito che dobbiamo darci è quello di rimanere credibili, mantenendo l’unità della CdL, e sviluppando anche un programma di regole e di metodo che sterilizzi condotte personalistiche che mettano a rischio la governabilità futura della città.

Trovare il senso di marcia è impresa non priva di evidenti difficoltà, il labirinto della nostra azione è sicuramente intricato, eppure una soluzione può e deve essere ricercata creando un tavolo intorno al quale far convergere diversi e distinti soggetti che hanno in comune obiettivi, interessi e scelte aggreganti: distinti quindi ma non distanti.

In considerazione della domanda di tutela degli interessi generali del cittadino e dello sviluppo della città, bisogna orientare la nostra azione in una politica di relazione con tutti, senza scegliere di privilegiare questo o quello.

Nel dare visibilità e voce a questa domanda risiedono le ragioni dell’esistere di Forza Italia, della sua presenza e del suo agire.

* Componente Direttivo Coordinamento Comunale di Forza Italia