Oltre 5000 gastronomi a tavola contemporaneamente nel mondo, alla scoperta di un prodotto italianissimo: il gelato.

 

L’occasione, la Cena Ecumenica dell’Accademia Italiana della Cucina che ogni anno dedica un convivio, in contemporanea in tutte le delegazione italiane e straniere, per celebrare un prodotto italiano. Tema da scoprire per il 2005, la cucina del freddo.

 

All’iniziativa ha aderito la delegazione di Fermo che si è raccolta idealmente unita tutte le altre, giovedì 13 ottobre alla Trattoria “Damiani e Rossi” per una serata di alta cucina e ricerca storica. Antichissima è infatti la scoperta del freddo per mantenere gli alimenti e migliorarne alcune caratteristiche; la possibilità di sviluppare temperature al di sotto dello zero, e quindi di congelare e di modificare alimenti che non fossero solo acqua, fu una scoperta degli alchimisti arabi, inventori del primo cibo ottenuto con un “grande freddo”.

 

Gli italiani sono tra i maggiori consumatori di gelati artigianali: 12 kg per persona e per anno. La cena è stata l’occasione per degustare preparazioni originalissime studiate da Aurelio Damiani per l’occasione come l’antipasto di burrata e gelato al pomodoro, il sorbetto di Chardonnay o la granita di orzo e mistrà, ma anche l’occasione per approfondire le preparazioni di qualità del territorio. Sono stati infatti assaporate due produzione artigianali locali: la mousse al cioccolato del Bar Mario e il gelato all’Amanduovo del bar Novecento di Porto San Giorgio. La cena è stata accompagnata da citazione letterarie dedicate al gelato: da Dickens alla Serao, da Goldoni al celebre cuoco Escoffier.