Fiume Tronto. A quando la Conferenza dei Servizi?
San Benedetto del Tronto | Tutto pronto. I soldi per i ponti (anche se solo per quelli). Gli iter compiuti (o manca poco). Ma senza la Conferenza dei Servizi non si parte. Dal Ministero per le Infrastrutture ancora nessuna notizia. Perchè?
di Carmine Rozzi
Riunione alla sede del Quartiere Agraria; tra gli altri il Pres.Aut.Bacino Agostini, il Pres. Prov.Rossi, il Comm.Iappelli.
Alle 21 di ieri sera si è tenuta presso la sede del Quartiere Agraria una importante riunione sulle problematiche connesse alla messa in sicurezza del Fiume Tronto e sui riflessi che esse possono avere dal punto di vista della sicurezza e dello sviluppo del comprensorio inteso come espansione sociale ed economica. Presenti il Vice Presidente della Regione Agostini qui in veste di Presidente dell'Autorità di Bacino. Il Presidente della Provincia Rossi, il Sindaco di Martinsicuro Maloni, il dirigente dell'Autorità Casini. Per il Comune presenti il Commissario Straordinario Dott. Iappelli ed l'Ing. Polidori.
Il Presidente del Quartiere Gabrielli apriva l'incontro facendo notare come 'Assemblea fosse stata organizzata per dare un' aggiornamento sulle osservazioni da presentare al Pai, osservazioni che scadevano nella giornata di ieri 18 ottobre.
Ad aprire il dibattito l' ing. Polidori che elencava una decina di osservazioni primarie avanzate dalle due delegazioni che nella giornata, dopo delibera del Commissario, si erano recate ad Ancona per incontrarsi con le due commissioni che dovranno esaminare i ricorsi. Scopo finale è la riperimetrazione e riclassificazione delle aree E4 e E3.
Dopo l'intervento dell'Arch. Casini teso ad illustrare gli iter burocratici e tecnici delle rilevanze avanzate dal Comune prendeva la parola il Presidente Agostini il quale teneva a fare alcune precisazioni in merito ai fondi (33 miliardi, vecchie lire) stanziati dal Governo per le opere di messa in sicurezza. innanzitutto la data. La delibera governativa non è stata fatta prima del 2001 mentre l'assegnazione dei fondi alla Regione nell'anno 2002, come risulta da protocolli e
carteggi.
Di questi 33 miliardi 18 di essi sono stati destinati al ponte delle FF.SS. Sei miliardi al ponte dell'Anas e i restanti 9 per la riprofilatura degli argini nonché alla delocalizzazione degli insediamenti industriali. Sarebbe apparso subito evidente che la somma stanziata non sarebbe bastata per coprire le tre destinazioni per cui si è pensato di concentrare le risorse finanziarie sui due ponti.
Per poter incominciare i lavori occorre passare attraverso tre fasi che sono la progettuale, la esecutiva e la definitiva. Entrambi le tre fasi sono state superate per il ponte stradale mentre per quello ferroviario si è in dirittura finale.
Anzi, quella del ponte stradale sarebbe già pronta da otto mesi. Cosa è successo ? All'atto della convocazione della Conferenza dei Servizi, ente preposto a snellire ed abbreviare le pratiche burocratiche, le tre regioni interessate, Marche, Lazio, Abbruzzi si sono viste fermare il tutto da parte del Ministero per le Infrastrutture in quanto, essendo la cosa diventata Interregionale, spettava a quest'ultimo convocare la Conferenza.
Ma da quel momento, nulla. E a poco sono serviti a tutt'ora gli encomiabili sforzi di parlamentari (Scaltritti, Ciccanti) locali e dello stesso Commissario che si sono recati, questo già un mese fa, personalmente a Roma per sollecitare il tutto. Ora è questo, a tutt'oggi, il vero nocciolo della questione. Al di là delle normative del PAI, al di là delle osservazioni per la declassificazione delle aree a rischio, al di là delle date stabilite, 18 ottobre, ora si parla di spostare la stessa al 28 , al di
là di tutti e di tutto se non si riunisce la Conferenza per i Servizi, i lavori di ristrutturazione dei ponti non partono.
E fin quando non si sono rimossi e ristrutturati questi due famigerati tappi alla foce del Tronto, qualsiasi altro intervento, seppur importante e doveroso, vedi la ripulitura degli argini da parte
del Genio Civile, o il monitoraggio costante delle acque da parte della Protezione Civile sono e restano misure contingenti. Ad esempio a lavori ultimati, con i due ponti messi a norma, c'è da chiedersi se l' Autorità di Bacino non sia poi tenuta a riverede le classificazioni di esondabilità; rendendo obsolete, per certe aree, le tutt' ora imprescindibili osservazioni ?
Ma al Ministero, organo governativo e quindi espressione di una forza politica, hanno tempo per ascoltare i bisogni della nostra Vallata ? Lo diciamo e lo ripetiamo, stando ai resoconti, sembra che quando l'Onorevole Scaltritti e il Commissario fecero presente l'urgenza di convocare la Conferenza la nostra impressione fu, sperando di sbagliarci, che lì cadessero dalle nuvole.
Il tempo di riprendersi dalla caduta ed è già passato quasi un mese. Poi ci saranno le
elezioni. Poi un nuovo Governo, forse un nuovo Ministero. Per fare i ponti ci vogliono almeno un annetto e più. Intanto ? Speriamo che non piova troppo. Che il fiume non torni ad ingrossarsi (come nell'ultimo aprile 2005) E che alle dighe di Scandarello e Talvacchia stiano sempre svegli e vigili e non aprano la "manovella" più di tanto.
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19/10/2005
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