Nasce losservatorio regionale per la cultura
| ANCONA - Tra le altre funzioni, lOsservatorio dovrà anche incentivare le collaborazioni di privati, monitorare la spesa regionale, provinciale e comunale per la cultura.
Disporre sistematicamente ed in forma organizzata di dati ed informazioni relative alle iniziative culturali sul territorio, valutare limpatto e le ricadute delle attività per orientare al meglio i processi decisionali della programmazione regionale e ottimizzare lefficacia dellazione culturale regionale in stretto coordinamento con le Province e gli Enti locali. Sono in sintesi i compiti e le finalità dellOsservatorio regionale per la Cultura previsto dalla Legge regionale n.75 del 1997 e dal relativo Piano di settore. Istituito dalla giunta regionale il 5 settembre scorso, il nuovo Organismo opererà a diretto contatto con lAssessore regionale alla Cultura e la Direzione del Servizio Cultura.
Con sincera soddisfazione ha affermato lassessore Giampiero Solari- diamo vita a questo Organismo previsto dalla legge otto anni fa. LOsservatorio si configura, infatti, come momento fondamentale per le scelte della politica culturale delle Marche. I risultati della sua attività di analisi e lindividuazione puntuale di tutti i dati e le informazioni utili a qualificare il panorama regionale dei beni e delle attività regionali, diventano gli strumenti assolutamente necessari per le scelte di indirizzo e programmazione. Inoltre, laltissimo livello della composizione del Comitato Scientifico rappresenta un ulteriore garanzia per il raggiungimento degli obiettivi. Un nuovo corso, un nuovo modo di lavorare dunque- ha concluso Solari- per dare impulso alle politiche di sviluppo del sistema culturale regionale, attraverso lintegrazione con altri settori coerenti e strategici, in grado anche di promuovere la piena occupazione qualificata di giovani laureati.
Tra le altre funzioni, lOsservatorio dovrà anche incentivare le collaborazioni di privati, monitorare la spesa regionale, provinciale e comunale per la cultura e delle Fondazioni private, in stretta correlazione con il Piano di Settore, con la Conferenza degli Assessori provinciali e con il sistema delle Autonomie Locali; raccogliere sistematicamente dati, produrre report e loro elaborazione critica per monitorare la produzione ed il consumo culturale emergente nella regione; concorrere nella individuazione delle linee di indirizzo politico ed amministrativo della Regione Marche e nella predisposizione di leggi, regolamenti e piani attuativi; attivare collaborazioni utili con altri Servizi Regionali per la migliore attuazione delle attività; promuovere ricerche tematiche ed indagini finalizzate da attuarsi attraverso la stipula di apposite convenzioni con Istituti Universitari e di ricerca, in particolare delle Marche.
I possibili campi di ricerca sono stati già ipotizzati e potranno riguardare i musei e le raccolte di enti locali o di interesse locale e dei luoghi di interesse culturale, inclusi nella organizzazione del museo diffuso con particolare riferimento agli standard di qualità; il consumo culturale e di spettacolo nelle Marche; limpatto delle politiche culturali nello sviluppo di nuova occupazione e di nuove professionalità; la sponsorizzazione privata nel campo della cultura nelle Marche; tipologia e modalità della produzione culturale marchigiana (teatro, musica, editoria ed attività espositive).
Sarà compito dellOsservatorio inoltre diffondere i dati sul sito Internet e proporre elaborazioni critiche, analisi e discussioni attraverso specifiche iniziative ed una collana di quaderni specialistici. Compete all Osservatorio regionale per la Cultura la presentazione di una relazione annuale dellattività svolta in occasione di un seminario pubblico anche al fine di favorire il confronto tra operatori, studiosi ed amministratori circa lo stato complessivo del settore dal punto di vista del suo impatto sullo sviluppo della società marchigiana, delle sue necessità di organizzazione interna, formazione dei quadri, managerialità, ottimizzazione delle risorse, valutazione costi benefici, capacità di fund-raising e di innovazione gestionale, forme della ricezione e del gradimento pubblico.
IL COMITATO SCIENTIFICO E IL COMITATO TECNICO
L Osservatorio regionale per la Cultura è composto da:
- un Comitato Scientifico;
- un Comitato Tecnico.
Per il Comitato Scientifico sono stati nominati come componenti:
- prof. Marco Cammelli - professore ordinario di diritto amministrativo della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Bologna dal 1989 coordinatore del Comitato Scientifico;
- Prof. Girolamo Sciullo - professore ordinario di diritto amministrativo nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Bologna esperto di gestione di beni e servizi culturali;
- Prof. Gian Mario Raggetti professore ordinario della Facoltà di Economia G. Fuà dellUniversità Politecnica delle Marche e Direttore dellOsservatorio E.FIN.ART esperto di economia della cultura;
- Prof. Massimo Montella professore ordinario di Economia e Gestione dei Beni Culturali presso la Università degli Studi di Macerata, Facoltà di Lettere e Filosofia, Corso di laurea in Storia e conservazione dei beni culturali esperto in Gestione dei sistemi di rete e di management dei beni culturali;
- Prof. Angela Serra - professore a contratto di Legislazione delle attività culturali al corso di laurea specialistica Gestione e innovazione delle organizzazioni culturali e artistiche (GIOCA), presso la Facoltà di Economia dellUniversità di Bologna esperta in materia di gestione dei modelli organizzativi dei beni culturali ed enti lirici e sinfonici;
- D.ssa Cristina Loglio dirigente RAI esperta di Marketing, Teatro e Spettacolo dal vivo;
- Dr. Raimondo Orsetti o funzionario del Servizio Cultura suo delegato dirigente del Servizio Cultura;
- D.ssa Cecilia Gobbi funzionario del Servizio Cultura segretario;
per il Comitato Tecnico sono stati nominati:
- D.ssa Simona Teoldi coordinatore, delegata dal dirigente del Servizio;
- D.ssa Ivana Jachetti componente, esperta in attività culturali;
- D.ssa Costanza Costanzi componente, esperta in beni culturali;
- Rag. Valentino Torbidoni componente, esperto di informatica;
I comitati saranno affiancati operativamente anche da tre borsisti laureati in materie e specializzati in discipline di settore, su indicazione del Comitato Scientifico.
NOTE SUL COORDINATORE SCIENTIFICO
Il Coordinatore del Comitato Scientifico dellOsservatorio Regionale per la Cultura è il professore Marco Cammelli, fra i massimi esperti in Italia di diritto dei Beni Culturali.
Ordinario di diritto amministrativo (dal 1980), nella Facoltà di Giurisprudenza dellUniversità di Bologna (dal 1989), è anche docente di diritto dei Beni Culturali nel Corso di Laurea Specialistica di Gestione e Innovazione delle Organizzazioni Culturali.
Dal marzo 2001 è membro del Consiglio dei Beni Culturali e Ambientali presso il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali.
La bibliografia del professor Cammelli è molto ampia e comprende sia trattati di diritto amministrativo, che di diritto di beni culturali.
In particolare è il curatore del volume Il codice dei beni culturali e del paesaggio, commento al Decreto Legislativo 42 del 22 gennaio 2004, il cosiddetto Codice Urbani, che si propone di ridisegnare in maniera unitaria la disciplina del settore, nascendo in parte dai conflitti istituzionali sorti dopo la riforma del Titolo V della Costituzione, in parte dallo sforzo di delineare un nuovo quadro delle responsabilità e dei ruoli nellamministrazione del patrimonio culturale nazionale.
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20/10/2005
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