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Ennesimo scempio sul sociale

| ANCONA - La presa di posizione dell’assessore Amagliani. Un taglio del cinquanta per cento dei fondi”

“Lo scempio continua! Alle Marche è stata assegnata la metà delle risorse finalizzate alle politiche sociali: circa 13 milioni di euro a fronte dei 26 milioni degli anni precedenti.”
Lo ha affermato con sdegno l’assessore alle Politiche sociali, Marco Amagliani dopo la recente riunione a Roma della Commissione Politiche sociali ed ha rincarato:
“Sul Fondo unico 2005 per le politiche sociali le Regioni e i Comuni – e quindi i cittadini – continuano ad essere presi in giro dal Governo Berlusconi. Ad ottobre ormai inoltrato si continua a dare risposte negative, da parte dei Ministri del Welfare, Roberto Maroni e ai rapporti con le Regioni, Enrico La Loggia, in merito alla copertura finanziaria del Fondo unico per le politiche sociali.

Una vergogna doppia – ha proseguito Amagliani - sia per il modo in cui si continua a “giocare” con soldi pubblici destinati ai cittadini più deboli, sia per la modalità con cui i vari rappresentanti del Governo si rapportano con le Istituzioni regionali e comunali: un atteggiamento misto di disprezzo e superficialità, frutto di un’arroganza ormai insopportabile e di un distacco dal paese reale inaccettabile e pericoloso. Il Fondo Unico sociale - e dovrebbe essere chiaro prima di tutto a chi ci governa- interviene su spese sostenute nel corso del 2005 dalle Regioni e dai Comuni per servizi essenziali e interventi indispensabili che gli stessi Enti locali con un simile taglio si troverebbero costretti ad interrompere immediatamente con gravissimo danno per tutti.

Siamo ormai all’indecenza politica: questo l’unico commento possibile, a fronte dell’ennesimo diniego avuto anche nell’incontro degli assessori regionali alle politiche sociali con il Ministro Giovanardi, nella stessa giornata del 19 ottobre, in occasione di una riunione per i problemi relativi alla tossicodipendenza. Il Ministro, in rappresentanza del Governo, ha sproloquiato incessantemente senza arrivare ad una minima proposta che desse un senso all’incontro e mostrando di non conoscere affatto l’importanza delle problematiche sul tappeto.

A questo punto, non resta che scendere in piazza per scongiurare in tutti i modi l’eventualità del taglio. Lo si farà il prossimo 26 ottobre, con una manifestazione a Roma che vedrà Comuni, Regioni, forze politiche e rappresentanti del terzo settore, uniti contro le politiche sciagurate di questo Governo che sta distruggendo dalle fondamenta il nostro sistema di welfare.

La Regione Marche sarà come sempre in prima fila in questa battaglia. Ci incontreremo già oggi con le associazioni e gli operatori sociali, oltre che con le forze sindacali, per organizzare una mobilitazione e una sensibilizzazione di tutto il territorio marchigiano perché faccia sentire la sua voce.

Dobbiamo essere messi in grado di continuare a garantire alla comunità quel livello di servizi essenziali e di qualità che hanno reso il nostro territorio un luogo dove si vive bene. “

21/10/2005





        
  



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