Il segretario regionale della Democrazia Cristiana, Giustino Verrocchio, reduce dalla riunione dei quadri dirigenti del partito svoltasi a Marina Massa, apre ufficialmente le consultazioni interne agli iscritti delle provincia di Ascoli in vista delle prossime elezioni amministrative della primavera del 2006 nei comuni di San Benedetto del Tronto, Force, Montegallo, Acquasanta Terme ed Arquata del Tronto.

In particolare per S. Benedetto, dove sono già partiti gli incontri, la Dc è intenzionata a presentare una propria lista di centro anche in unità d’intenti con altre formazioni e movimenti politici che condividono la nostra istanza centrista. Una lista in cui convergano tutti quei moderati di area cristiana, che hanno realmente a cuore le sorti della città aldilà di certi “equilibri politici” che non rispondono ai reali interessi dei cittadini.

“La linea politica sulla quale verranno effettuate le consultazioni – ha affermato Verrocchio - sarà di centro, alternativa sia alla destra che alla sinistra, femro restando che eventuali coalizioni ed adesioni a movimenti e liste civiche saranno il frutto di un attento esami dei programmi amministrativi dei candidati a sindaco”. L’intento è quello di perfezionare accordi con formazioni politiche che vogliano essere federate alla Democrazia Cristiana al fine di costruire quel Centro, valida alternativa all'attuale bipolarismo”.

“Dopo le coppie di fatto - ha proseguito Verrocchio - ci vogliono appioppare anche il bipolarismo di fatto ed in effetti, con vari artifizi, gli attuali governanti intendono creare un sistema in cui sia sempre più difficile far sentire la propria voce da parte del cittadino, che non si identifica in uno dei due poli, che al momento vanno per la maggiore. La Democrazia Cristiana però, per nulla spaventata dal fuoco di sbarramento che si concentra su di lei, continua imperterrita a seguire la sua linea di libertà a difesa dei cittadini, con particolare riferimento alle classi più deboli e meno abbienti. Riteniamo infatti che l'attuale sistema politico sia malato e che soprattutto sia malata la democrazia, di cui tanti si riempiono la bocca a parole per difenderla, facendo poi l'esatto contrario con i fatti”.

“Questa Dc, infatti, - ancora Verrocchio - è la risposta che, un sempre maggior numero di gente, vuole per tornare a fare politica con un bagaglio di valori propri della tradizione cattolico-democratica, ovvero libertà, centrismo, popolarismo, solidarismo e sviluppo sociale, partecipazione ed europeismo. La Democrazia Cristiana rappresenta già una realtà di uomini e donne molto motivata, radicata sempre più nel territorio Piceno, pronta a confrontarsi ad ogni livello sul piano concreto del rapporto dialettico vivo e partecipato, nell’ottica e con lo scopo di riportare il dibattito politico tra la gente, anche recuperando al voto ed all’impegno elettorale gli indecisi, i troppo scontenti e coloro che si astengono, molti dei quali si sentono stretti ed ingessati nelle maglie del bipolarismo, divenuto ormai soltanto un simulacro”.

“In provincia – ha concluso l’esponente Dc – stiamo anche lavorando duramente, ma con ottimi risultati, alla campagna adesioni il cui slogan è “Torniamo grandi insieme”. Per il futuro provvederemo poi all’apertura di sezioni del Partito, quale punto di riferimento per tutti i nostri sempre più numerosi iscritti e simpatizzanti”.