Clandestini. Sette arresti e due espulsioni
| CIVITANOVA MARCHE (MC) - Uno degli arresti ha riguardato una donna sul cui capo pendeva un ordine di cattura in quanto la medesima doveva espiare una pena di tre mesi e 28 giorni.
di Carmine Rozzi
E’ di 7 arresti e 9 espulsioni di altrettanti cittadini di nazionalità rumena il bilancio della vasta operazione condotta dalla polizia civitanovese contro l’immigrazione clandestina lungo la costa. Tutti i provvedimenti si sono resi necessari per violazione della legge sull’immigrazione. Uno degli arresti ha riguardato una donna sul cui capo pendeva un ordine di cattura in quanto la medesima doveva espiare una pena di tre mesi e 28 giorni. Fra gli arrestati figurano due donne in stato di gravidanza (una in stato avanzato e l’altra allo stato iniziale).
Le indagini e le attività di riscontro sulla posizione dei 23 extracomunitari fermati nella mattinata di ieri hanno impegnato gli uomini del commissariato di Civitanova e dell’ufficio immigrazione della Questura di Macerata per l’intera giornata fino a notte inoltrata, quando si è provveduto all’accompagnamento degli arrestati (quattro donne e tre uomini) al carcere di Camerino.
Dei restanti fermati (dei quali solo uno era in regola con le norme sul soggiorno nel territorio nazionale), 5 sono stati inviati alla questura di Roma ove avevano in corso pratiche concernenti l’asilo politico, mentre l’unico minore rintracciato è stato affidato ai servizi sociali del comune di Civitanova Marche.
L’attività investigativa ha preso le mosse dalla situazione di criticità e di pericolo determinate dalla massiccia presenza di extracomunitari ai semafori cittadini. Negli ultimi tempi erano sensibilmente aumentati i riscontri ed anche le segnalazioni dei cittadini che rappresentavano questo annoso problema.
A determinare l’intervento dei poliziotti sono state anche le lamentele dei cittadini del rione Fontanelle che, a più riprese, avevano segnalato la situazione di degrado venutasi a creare nella struttura ove erano alloggiati gli extracomunitari.
In tutto lo stabile, sottolineano le forze dell’ordine, è stato impossibile non notare “le condizioni disumane e di pericolo in cui gli stessi vivevano per la carenza totale di qualsivoglia condizione igienica e di sicurezza”. Nella mattinata odierna i proprietari dello stabile hanno subito murato la struttura onde evitare l’accesso.
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24/10/2005
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