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Giornata Mondiale della Psoriasi

Ascoli Piceno | Sabato 29 e domenica 30 in piazza del Popolo verrà allestito un gazebo per accogliere le persone affette e non da psoriasi: dermatologi e psicologi risponderanno ai quesiti sulla malattia.

Si celebra sabato prossimo, 29 ottobre, in tutto il mondo, la seconda Giornata Mondiale della Psoriasi.
La psoriasi è una malattia cutanea, non infettiva, che interessa circa il 3/4% della popolazione italiana. Nelle Marche, si calcola che vi siano circa 150.000 casi di psoriasi, in provincia 7.000 e nella nostra città circa 1.500.

Questa malattia, conosciuta fin dai tempi più antichi (se ne parla in papiri egizi e lo stesso Ippocrate ne dà una descrizione corrispondente all’attuale) presenta degli aspetti psicologici a volte più significativi delle manifestazioni fisiche che spingono il 10% dei malati a lasciare il proprio lavoro e degli aspetti economici co rilevanti impatti sociali perché un malato grave di psoriasi costa allo Stato oltre 12.000 euro l’anno, fra galenici, shampoo e terapie farmacologiche.

“Siamo in presenza – ha commentato l’assessore Achille Marcucci – di una malattia che contrariamente a quanto si può pensare, oltre ad essere gravemente invalidante è molto diffusa ed è in continuo aumento. Per questo il Comune – ha proseguito l’assessore Marcucci - ha di buon grado concesso il patrocinio all’iniziativa, tenendo conto della gravità della malattia e della sua valenza socio-sanitaria”.

Sabato 29 e domenica 30, infatti, come in altre 26 città italiane che hanno aderito alla Giornata Mondiale della Psoriasi, anche in piazza del Popolo verrà allestito un gazebo per accogliere le persone affette e non da psoriasi dove saranno presenti dermatologi e psicologi per rispondere ai quesiti sulla malattia che verranno loro posti.

“La psoriasi – ha dichiarato Gianfranco Nardini, responsabile interregionale per Marche ed Umbria dell’A.DI.PSO. -  è una malattia che solo di recente è stata considerata di natura sociale. Sebbene non contagiosa, è accompagnata da pregiudizi e incomprensioni enormi con effetti a volte devastanti e forti ripercussioni psicologiche su coloro che ne vengono colpiti”. 

27/10/2005





        
  



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