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Avviato il processo di trasformazione del partito della Margherita

Ascoli Piceno | Nominato un nuovo reggente comunale. La Senesi partecipa all’ufficio politico regionale, Pierantozzi è il responsabile degli enti locali. Presente all’incontro il consigliere regionale Donati

di Federico Biondi

C’è fermento all’interno del partito della Margherita. Aspettando la fase congressuale, richiesta dalle segreterie provinciali e regionali ma negata da Roma, il partito della Margherita è al lavoro per conseguire il massimo risultato elettorale alle politiche indette per il mese di aprile. A livello nazionale c’è una grande trasformazione del partito, infatti nella giornata di venerdì a Roma si è svolto il congresso federale nazionale, una delle ultime riflessioni dopo di che si avvia il processo di unione con i Democratici di Sinistra, per dar vita al grande partito Democratico di centro sinistra.
 
Il partito in regione vive una fase di transizione. Tempo fa si dimise dal ruolo di segretario regionale Stefania Benatti ruolo occupato attualmente da Vittoriano Solazzi, inoltre è stato istituito l’ufficio politico a cui partecipa Valeria Senesi, attualmente segretaria provinciale del partit. Per evitare l’accumulo di cariche tutti i dirigenti del partito fanno un guizzo in avanti, quindi per quanto riguarda Ascoli Piceno il coordinatore comunale Pierantozzi lascia la reggenza per diventare il responsabile degli enti locali, al suo posto subentra Emilio Pignoloni.
 
Un’assunzione di responsabilità da parte del dottor Pierantozzi per alleggerire il carico lavorativo della Senesi che è impegnata a livello regionale con l’ufficio politico, comunque si aspetta la fase congressuale in modo che l’unità di base possa designare i dirigenti e decidere la linea politica del partito della Margherita, che come è noto è un partito federale.
 
Le trasformazione è accompagnata e ampliamente condivisa da tutti i dirigenti del partito, cambiano gli scenari sottolinea Pierantozzi e la Margherita riesce ad interpretare le nuove esigenze della società, quindi risulta essere un partito dinamico, aggregante che a livello nazionale darà vita al partito Democratico del centro sinistra.
 
Emilio Pignoloni individua diverse aree d’intervento per il periodo della sua reggenza, un compito impegnativo dato che dovrà portare il partito alle elezioni politiche. Pignoloni ha intenzione di sviluppare e ampliare l’attività politica nel comune di Ascoli Piceno, lui stesso afferma che ci sono sia i mezzi che gli uomini e non mancherà un serrato confronto tra gli organi del partito, rispettando sempre e comunque le linee politiche regionali e provinciali.
 
Darà molta attenzione ai giovani, infatti ha costituzione il circolo “Ascoli città aperta”. Un circolo nato per rinverdire e rinnovare il partito, nel quale si svolgeranno attività culturali e politiche. Sarà aperto anche ai meno giovani proprio per dare quel senso di unità e continuità all’azione democratica e civile che sempre ha contraddistinto il partito della Margherita.
 
Al centro del dibattito cittadino Pignoloni riferisce che ci sarà “l’ascolanità” intesa come lo studio di quei valori e quelle particolarità che in senso lato accomunano tutti gli abitanti di Ascoli.
 
Queste comunque rimangono tutte cariche politiche transitorie, in quanto lunedì si chiude la campagna tesseramento e successivamente saranno individuate le figure dirigenziali che accompagneranno il partito nei prossimi anni. Complessivamente nella dinamica di rinnovamento è inclusa anche la nascita della federazione fermana.
 
A Fermo già si è costituito l’organo collegiale, ma anche in questo caso è necessario aspettare il congresso per delineare con precisione la linea politica e i dirigenti, comunque in provincia i circoli appoggiano incondizionatamente Prodi, comunque emergono due anime, quella rutelliana e quella parisiana.
 
Alla conferenza stampa era presente il consigliere regionale della margherita Donati, il quale ricorda come sia necessaria una riconfigurazione dell’assetto dirigenziale del partito dopo le primarie.
 
Donati esclude la sua candidatura a sindaco della città di San Benedetto del Tronto e la Senesi fa i nomi di altri esponenti politici disponibili a partecipare alle primarie indette per la fine del mese di novembre, come ad esempio Alberto Cameli, Orlando Ruggieri, Nicolino Cameli e Giulietta Capriotti.
 
Dall'incontro emerge anche la questione del presidente del consiglio provinciale, dato che Saccuti è passato all'Udeur e i dirigenti della Margherita secondo gli accordi presi prima delle elezioni amministrative con l'attuale presidente della provincia, rivendica o un assessorato o un ruolo di responsabilità politico-amministrativo all'interno dell'ente provinciale.

28/10/2005





        
  



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