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Le grosse contraddizioni della giunta Menzietti

Monteprandone | Il consigliere di minoranza Calvaresi spara a zero e non risparmia critiche all'operato dell'amministrazione comunale. L'arredo della Piazza a Centobuchi e la recente nomina dei revisore dei conti i punti dolenti. Forti critiche all’assessore Lattanzi.

di Paride Travaglini

Luigino Calvaresi


A Monteprandone, dopo circa un anno e mezzo dall’insediamento della giunta guidata dal sindaco Bruno Menzietti , il consigliere di minoranza Luigino Calvaresi, che ha guidato in qualità di sindaco, una lista civica, rompe il silenzio e punta il dito contro l’attuale amministrazione, mettendo in luce i problemi e il lavoro svolto.

“Questa era un’amministrazione completamente nuova, esordisce Calvaresi.
Io credo, anche per il rispetto dei cittadini che li hanno votati, che avevano tutto il diritto di avere un anno “sabbatico”, un periodo di assestamento e di presa di coscienza dei problemi e quindi gli attacchi della minoranza, che potevano essere all’inizio solo pretestuosi, secondo me lasciavano il tempo che trovavano.

Ora è passato un anno e mezzo: sul territorio si nota una pochezza di iniziative concrete e dirette a risolvere i problemi, se non quelli della piccola, normale manutenzione che non dovrebbe far parte di un programma amministrativo di una coalizione che nasce, perché questa deve guardare anche a progetti a lungo termine. Qui di progetti a lungo termine se ne vedono veramente pochi, e credo che comincino a venir fuori anche all’interno della stessa maggioranza delle contraddizioni

La giunta Menzietti, - prosegue Calvaresi - che si è accreditata come un’amministrazione partitica, politica, con la giunta scelta sulla base dei rappresentanti politici e non sulla base dei consensi elettorali dei singoli partiti, non è né espressione della maggioranza né della volontà popolare e neanche della rappresentatività politica popolare. È nata cioè con cinque membri di giunta, uno per ogni partito, indipendentemente dal peso politico, per dare rappresentatività.

Se avesse una sua logica questa, doveva inevitabilmente essere seguita da un rapporto continuo dei partiti con, primo, i propri iscritti e tesserati; secondo con i cittadini. Ad un anno e mezzo di distanza, mi risulta che nessun partito, specialmente quelli “popolari”cioè Rifondazione e DS, hanno fatto mai un’assemblea dei propri iscritti, per discutere delle iniziative amministrative. I DS lo hanno fatto una volta per il segretario provinciale, una volta verso l’Unione per il candidato alle primarie, ma mai per affrontare pubblicamente, con almeno i tesserati, la situazione amministrativa.

Ne tanto meno, il gruppo di maggioranza ha fatto mai un’assemblea alla quale noi eravamo pure abituati a fine anno, per fare un po’ il resoconto della situazione e per prospettare l’attività dell’anno successivo in vista dell’approvazione del bilancio preventivo.

Adesso stanno cominciando a venire al pettine dei problemi, accompagnati da una forte dose di arroganza politica.

Nell’ultimo consiglio comunale, si è provveduto a nominare i nuovi membri del Collegio dei Revisori dei Conti; dopo una lunga discussione, dopo una sospensione dei lavori, si è proceduto alla nomina dei membri e questa amministrazione, in spregio alle consuetudini si è arrogata il diritto di nominare tre membri su tre, cosa che nessuna amministrazione, sia espressione politica di centro destra: Ascoli, Fermo, San Benedetto del Tronto, sia del centro sinistra ( i revisori dei conti sono presenti a Grottammare, Spinetoli, Castel Di Lama, Affida), si erano mai permessi di fare poiché su su tre membri, un componente è lasciato alla minoranza. Stesso discorso per l’Amministrazione provinciale. Un atto di arroganza che non ha precedenti in nessuna delle Amministrazioni indipendentemente dal "colore" politico.

A livello locale, Rifondazione Comunista, coerenza zero! A livello locale l’allora consigliere Lattanzi, la pensava molto diversamente dall’attuale assessore ai LLPP Lattanzi , perché tre anni fa il consigliere Lattanzi, ha chiesto una rappresentanza della minoranza e gli è stata giustamente concessa.

Oggi che il consigliere Lattanzi è diventato assessore Lattanzi, non si esprime, non parla, il partito non parla e si comporta in maniera assolutamente arrogante pretendendo tre membri senza nessun rispetto per la minoranza.

Questo è un fatto politicamente gravissimo per una maggioranza di centro sinistra . Se pensiamo semplicemente al fatto che ad Ascoli Piceno, l’amministrazione di centro destra, aveva solamente ventilato l’ipotesi di accaparrarsi i tre membri del collegio dei revisori, giornali, giornali telematici, attacchi di tutto il centro sinistra, dei segretari provinciali dei DS, RC, Verdi, Lista Di Pietro, per questo presunto colpo di mano, abuso e arroganza di potere di centro destra.

Questi non sono meglio: non solo lo hanno minacciato, lo hanno fatto! Senza nessun confronto con la minoranza .

Una minoranza che ha proposto in consiglio comunale all’attenzione dei consiglieri un nominativo di un revisore dei conti che opera a Centobuchi (tra l’altro!); hanno preferito scegliere uno di Porto San Giorgio, uno di Ascoli, uno di San Benedetto, senza nessun rispetto, in spregio alle norme democratiche che nei numeri concede alla maggioranza la possibilità di eleggere i tre membri, ma per il semplice fatto che vengono date al massimo due preferenze, due indicazioni , la stessa legge fa balenare l’ipotesi che la minoranza ha il diritto di scegliere il proprio rappresentante.

E poi è una prassi consolidata in tutta Italia: non esistono precedenti.

È chiaro che c’è stata forte l’esigenza di accontentare amici vecchi e nuovi. Non c’è altra motivazione !

Sta diventando un caso la realizzazione dell'arredo in Piazza Unità a Centobuchi: si progetta, si appalta, reclamano dei confinanti, si sospendono i lavori e ora pare si stia riprogettando un lotto dei lavori...

In una interrogazione urgente presentata all’ultimo consiglio comunale, l’assessore ai LLPP, ha dichiarato che i lavori non sono fermi.

Quindi quello che noi vediamo come un fermo dei lavori, è una nostra ipotesi, una nostra apparenza. Non c’è nessun blocco del cantiere, però diciamo che i lavori sono sospesi.

Una sospensione momentanea dovuta alla protesta di alcuni confinanti, con i quali poi si è arrivati ad una ridefinizione del progetto.

Ora questo fatto che l’amministrazione cerchi, giustamente, di evitare un contenzioso con i cittadini, è un lato assolutamente positivo.

Va detto però che i lavori di riqualificazione, di arredo urbano della piazza, non possono essere fatti semplicemente in accordo e senza nuocere ai confinanti. Non è detto che quello che va bene per i confinanti, possa essere la soluzione minore per un luogo pubblico a disposizione di tutti i cittadini.
Rimanendo fermo il punto che occorre rispettare le leggi, le distanze e le giuste rimostranze dei confinanti, il progetto va rivisto tenendo conto delle esigenze di tutti i cittadini sul migliore utilizzo e migliore aspetto estetico possibile, di questa struttura.

Questo non è stato ad oggi fatto, proprio perché questo progetto non pare che incontri la soddisfazione dei cittadini.

Tutti si chiedono a cosa possa servire questo doppio colonnato, così alto e così stretto.Funzionalità assolutamente zero.

Per la verità con la sua solita dose di coerenza, cioè coerenza zero, l’assessore Lattanzi, ci tiene dal distinguersi dal consigliere Lattanzi. C’è uno sdoppiamento della personalità assolutamente imprevedibile.

Addirittura, ha osato affermare che questo progetto era il progetto della vecchia amministrazione.

Bene, non è così ! Ipotizziamo anche che sia questa la situazione e cioè che questo era un progetto della vecchia amministrazione.

Ma allora l’assessore Lattanzi, che oggi è assessore ai LLPP, su questo progetto non può essere assolutamente d’accordo, visto che nei cinque anni precedenti, il consigliere Lattanzi era in minoranza, e quindi quello che faceva la maggioranza, giustamente, non gli andava assolutamente bene.

Ancora una volta, coerenza zero. Tutto dovrebbe fare l’assessore Lattanzi nella conduzione dei lavori pubblici, meno che portare avanti i progetti della vecchia amministrazione…

La soluzione trovata, non la sappiamo ad oggi. In Consiglio Comunale, si è detto che si sarebbe fatta una revisione parziale del progetto che è allo studio da parte dei tecnici.

Avevamo chiesto anche per la verità che venissero date delucidazioni, sul primo stralcio dei lavori che dovrebbe essere stato ultimato. Ad oggi non ci risulta che sia stata fatta la riconsegna dei lavori.

Abbiamo sollecitato – termina Calvaresi - l’ultimazione di quei lavori perché, all’angolo estremo della piazza, l’incrocio con Via dei Tigli e il proseguimento di via Benedetto Croce, è assolutamente pericoloso perché a seguito del cantiere si è ristretta la carreggiata stradale che tornerà ad ampliarsi quando i pedoni potranno transitare sull’apposito marciapiede creato, e oggi siccome non è usufruibile, pedoni, biciclette, carrozzine, sono costrette a transitare sulla strada con l’aggravamento della copertura di un muro di un metro e mezzo che danneggia la visuale e rende assolutamente pericoloso il transito..."

14/11/2005





        
  



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