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Tanto interesse per la nuova donazione su Adolfo De Carolis e per la pubblicazione

Montefiore dell'Aso | La nuova pubblicazione ha suscitato grande interesse soprattutto per l’eterogeneità degli interventi e per la completezza degli aspetti trattati.

Giancarlo De Carolis, Giamaica Brilli, Sindaco Castelli, Giancarlo De Carolis, Ugo De Carolis accanto alla donazione.


Ampia partecipazione per la presentazione degli atti della giornata di studio “Adolfo De Carolis: un artista poliedrico”, organizzata nell’ambito dei festeggiamenti per il 130° anniversario della nascita del Maestro montefiorano.

L’iniziativa, organizzata dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con la Fondazione Carifermo, ha visto la partecipazione di un nutrito e competente pubblico.

Presenti all’iniziativa il Sindaco di Montefiore dell’Aso Achille Castelli, l’Assessore Comunale alla Cultura Giamaica Brilli, l’Assessore Provinciale alla Cultura Olimpia Gobbi, il Direttore della Pinacoteca di Ascoli Piceno Stefano Papetti, l’ Architetto Tiziana Maffei, gli eredi della famiglia di Adolfo De Carolis Giovanni e Giancarlo De Carolis, molti amministratori dei paesi vicini e diversi storici dell’arte.

Il momento più atteso del pomeriggio è stata la testimonianza di Giancarlo e Giovanni De Carolis, rispettivamente figlio e nipote di Dante De Carolis, fratello di Adolfo. Diversi gli aneddoti raccontati, dall’umiltà e bontà dell’artista alla laboriosità e maestria. Una particolare attenzione è stata data alla donazione fatta al Comune di Montefiore dell’Aso dello “Studiolo del Maestro”.

Tutti gli oggetti donati provengono dallo studio, familiarmente chiamato “lo studiolo”, utilizzato per un breve periodo da Adolfo De Carolis e dai suoi collaboratori soprattutto per le incisioni. Dopo la scomparsa di Adolfo, per alcuni anni, lo studio è stato utilizzato dal fratello Dante per la propria attività di decoratore e restauratore. Dopo un lungo abbandono, dal 1976 il nipote di Dante De Carolis, Giovanni, ne ricava il proprio studio professionale. Conservati nel sottotetto o all’interno dello studio professionale, gli oggetti non sono stati mai modificati.

In particolare gli oggetti donati sono una cassetta a quattro gambe in legno porta colori, una cassetta in legno contenente numerosi piccoli involucri di carta con pigmenti colorati, un cavalletto per l’esposizione di opere su tavola o tela, due servomuti in legno, un tavolo in legno da incisore, numerosi oggetti conservati nel cassetto o nei vasi di vetro, una piccola panchetta.
Gli oggetti donati dagli eredi sono esposti nella stanza delle xilografie della sala Adolfo De Carolis, aperta il sabato e la domenica dalle 16.30 alle 19.30 con ingresso gratuito.

15/11/2005





        
  



2+3=
un momento della presentazione della pubblicazione

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