Presso la nuova palestra dell’Itis G. e M. Montani è stato allestito uno spazio per l’orientamento formativo e lavorativo che rimarrà a disposizione di scuole, genitori e ragazzi fino al 26 novembre. Questa mattina studenti di terza media e quinto superiore si aggiravano curiosi e interessati tra gli stand. Fra un anno dovranno decidere del loro futuro. Scegliere se continuare gli studi o lanciarsi nel mondo del lavoro. Ma quale scuola e quale lavoro?

Molti gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado del territorio fermano che hanno allestito il loro stand informativo, dai licei, a gli istituti professionali e artistici. Tutti provvisti di slogan, pieghevoli, volantini, programmi di studio, e un rappresentante pronto a rispondere alle domande dei ragazzi.

Non mancano istituzioni che presentano percorsi alternativi allo studio secondario come la carriera militare proposta dell’Esercito Italiano, o percorsi paralleli come il Conservatorio musicale Pergolesi. Presenti anche i Centri per l’impiego sia pubblici che privati, dal’Armal (agenzia ragionale marche lavoro) all’Adecco e poi centri di aggregazione giovanile, il Servizio Civile, l’Informagiovani.

Il soppalco della palestra è dedicato alle Università marchigiane. Il neo nato Euf -ente Universitario del fermano- di cui il Sindaco Di Ruscio, che ha presieduto il primo giorno dell’apertura degli stand, ha già in programma un’offerta formativa più corposa per il prossimo anno. Al suo fianco l’Università Politecnica delle Marche -Ancona-, l’Università degli studi Camerino, di Macerata, l’Accademia di Belle Arti sempre di Macerata. Assenti le università di Urbino e Perugia. Presente l’istituto Teologico Marchigiano e la Scuola superiore per Mediatori Linguistici Ancona.

I ragazzi hanno trovato gli stand interessanti e pieni di spunti. C’è chi non ha ancora le idee chiare sul lavoro, chi pensa di andare all’università, chi è ancora indeciso e chi, invece è rimasto incuriosito dalla carriera militare.

Nel frattempo in conferenza stampa, presidi e autorità politiche hanno discusso di formazione e di orientamento. Il preside del Liceo Classico A. Caro Ciro Bove si è mostrato preoccupato “perché l’orientamento è un evento complesso e va affrontato in maniera complessa. A volte un ragazzo è colpito più dall’impatto visivo che dai contenuti degli stand”. Il preside sostiene l’importanza di dare al ragazzo una formazione completa, con una maggiore continuità tra le medie e superiore, “perché la scelta definitiva non è quella che viene fatta a 13 anni, ma a18. Quindi la scuola media e superiore devono fornire al ragazzo elementi non professionalizzanti, ma elementi che lo preparino ad entrare nella società civile”.

Luigi Cifani, il preside dell’Itis Montani è preoccupato della distanza che si è creata tra la scuola e lo studente. ”La scuola non è più un valore. I ragazzi non si sentono motivati anche a causa dei mass-media. Ci vogliono insegnanti giovani che con metodi nuovi incentivino i ragazzi”. Per quanto riguarda l’Università “non è l’unico percorso. Oggi molti laureati sono disoccupati e sviluppano una certa frustrazione. I corsi FTS invece danno una preparazione più specialistica e più aderente alle esigenze del lavoro, con un futuro professionale più sicuro”.

Oltre ai presidi Cifani e Bove, alla conferenza stampa hanno partecipato il Sindaco Saturnino Di Ruscio, Mariantonietta Di Felice assessore ai servizi sociali, Daniela Alessandrini dirigente ai Servizi sociali, il preside Alfonso Sgattoni del Liceo Scientifico Temistocle Calzecchi-Onesti.