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“La Tartuficoltura in Italia: esperienze a confronto”

Ascoli Piceno | Durante il convegno ci sarà la presentazione ufficiale del “Nucleo Sperimentale Colturale Tartuficolo del Piceno”.


Sabato 17 dicembre alle ore 9, presso il Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno, in occasione del Convegno Internazionale “La Tartuficoltura in Italia: esperienze a confronto” verrà presentato ufficialmente il Nucleo Sperimentale Colturale Tartuficolo del Piceno dal curatore Dott. Antonio Vallesi.

L’interesse del Comune di Roccafluvione per la realizzazione di tale centro deriva dalla forte vocazione del territorio rurale (circa 600 ettari, una delle aree più grandi attualmente esistenti probabilmente in Europa) verso la produzione del tartufo nero pregiato (Tuber melanosporum Vitt.) e dalla relativa crescita del mercato di riferimento.

Grazie agli incentivi regionali si è assistito, in questi ultimi anni, ad un progressivo aumento degli impianti tartufigeni che hanno sostituito, praticamente, una discreta parte dei seminativi creando buoni presupposti per un successo commerciale.

Se si pensa che questo nuovo fenomeno imprenditoriale sia cresciuto velocemente nonostante i rischi derivanti da tempi molto lunghi per l’entrata in produzione e da tecniche colturali non ben definite e collaudate come quelle previste per le colture tradizionali, i margini per ulteriori miglioramenti sono sicuramente alti e le premesse per una produzione di qualità del tartufo nero pregiato di Roccafluvione sono fortemente giustificate.

Ecco che l’Amministrazione Comunale di Roccafluvione, sensibile ad ogni forma di sviluppo e promozione del territorio, ha manifestato la necessità di avere un punto di riferimento permanente, informativo e divulgativo volto a migliorare le produzioni anno dopo anno, in modo da ottenere quella visibilità sul mercato e quella garanzia di qualità che un prodotto di nicchia come il tartufo deve possedere.

Il centro ha sede presso l’ex scuola di Valcinante, in territorio di Roccafluvione in provincia di Ascoli Piceno, ristrutturata e messa a disposizione dall’Amministrazione Comunale; sono previsti servizi di segreteria, un laboratorio completo di bioculare, microscopio, una postazione informatica ed altre attrezzature necessarie per lo sviluppo delle sperimentazioni.

Il progetto, che per la prima volta vede coinvolte tutte le migliori figure professionali del settore, mira ad ottenere risultati univoci, pratici e fruibili agli imprenditori del comparto. Il centro sperimentale costituisce un valido esempio di fattiva collaborazione fra professionisti e, in un’ottica di interdisciplinarietà, si pone l’obiettivo di raggiungere positivi esiti a vantaggio del territorio e della sua popolazione. Il comitato tecnico scientifico, è formato dai più qualificati esperti del settore:

 il Prof. Mattia Bencivenga,
Professore ordinario di Botanica Ambientale ed Applicata presso la Facoltà di Agraria dell'Università di Perugia;
 il Dott. Agr. Gianluigi Gregori,
Responsabile del Centro Sperimentale per la Tartuficoltura di Sant'angelo in Vado (PU) della Regione Marche;
 il Dott. Davide Sisti,
Laureato in biologia, tecnico afferente all'Istituto di Botanica di Urbino, cultore della materia in botanica e botanica sistematica;
 il Prof. Francesco Piccirillo,
Fitopatologo libero professionista;
 il Dott. Agr. Luciano Bianchi,
Agronomo libero professionista.

Durante i periodi di sperimentazione si svolgono dei periodici appuntamenti che servono a fare il punto della situazione su qualsiasi problematica, a concordare possibili interventi di sperimentazione da eseguire, a divulgare i risultati relativamente ottenuti e a erogare consulenze e consigli operativi agli operatori tartuficoltori interessati.

Inoltre, il Centro emette periodicamente dei bollettini informativi e divulgativi alle aziende agricole associate, provvede alla promozione del tartufo nelle più prestigiose sedi nazionali ed internazionali e organizza alcuni convegni a tema come quello di sabato 17 dicembre che vede riuniti importanti figure del panorama nazionale ed internazionale nel settore della tartuficoltura.

13/12/2005





        
  



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