La luce della pace torna ad Ascoli
Ascoli Piceno | La fiammella giungerà da Betlemme domenica 18 dicembre nella chiesa di S. Onofrio e poi diffusa nelle parrocchie
Domenica 18 dicembre prossimo, la “Luce della Pace di Betlemme” giungerà ad Ascoli Piceno, per opera del Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani (Masci) e dell’Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani (Agesci).
Nella nostra città, per il quarto anno consecutivo, la Luce della Pace, la fiammella attinta dalla lampada che arde perennemente da diversi secoli nella Santa Grotta di Betlemme, giungerà alle ore 10, proveniente dalla stazione di Pescara.
Sarà depositata, in maniera solenne, nella chiesa di S. Onofrio, attigua al Convento delle Suore Benedettine e, successivamente, diffusa in tutte le Parrocchie, dove ognuno potrà recarsi per accendere la propria lampada e portarla a casa per farne, a suo volta, dono ad altre persone, accompagnando questo gesto con un piccolo atto di solidarietà, d’amicizia o di riconciliazione.
“E' un gesto simbolico dal significato profondo - spiega Anna Maria Frollo Petritola, Magister della Comunita Masci ascolana - La Luce è donata a tutti coloro che condividono i valori di Pace e Fratellanza, senza distinzione di credo o razza. La Luce non si vende, non va ceduta in cambio di un offerta, non è un talismano, un toccasana. Non conta averla ricevuta prima o dopo di altri, conta solamente accoglierne il significato e condividerlo con più persone possibile”.
Alla stazione di Pescara, ad attendere il rapido delle ore 03,39, proveniente da Trieste, vi saranno non meno di trenta, tra giovani ed adulti scout, della provincia di Ascoli, tutti muniti di lampade, per ricevere una fiammella, dall’apparenza debole, ma sostenuta da tante persone di fede.
E' ovvio il significato religioso della lampada accesa: Cristo, Luce delle genti, continua ad irradiare la sua Parola da Betlemme nel mondo intero per tutti i giorni che verranno; Cristo è la Luce che non si spegne, che segna sempre la via, che guida l'Umanità alla salvezza. Un alto valore simbolico lo ha anche per chi non è credente: rappresenta un segno di pace, fratellanza, amicizia, solidarietà con chi soffre.
La Luce passerà, quindi, da lume in lume: la cosa più importante è non spegnerla, mantenerla sempre accesa, almeno fino all’Epifania. Anche qui il significato del gesto è più che evidente: la Pace è un dono di Dio che gli uomini hanno il dovere di diffondere il più possibile, mantenendo sempre viva l'attenzione sulla Pace. Ciò consentirà di far sì che questo Natale non passi con un sospiro di rassegnazione, ma con un gesto di Speranza.
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13/12/2005
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Kevin Gjergji