"Siamo rimasti letteralmente allibiti nel leggere le dichiarazioni dell’avv. De Scrilli sulla pagina de “il Quotidiano.it” del giorno 9/12, avente per titolo: “Il Presidente sono ancora io”..

Ci esimiamo da commenti, ma vorremmo solo far notare che il citato art. 6 dello Statuto dei Comitati di quartiere è monco della parte finale che suona: “...restando al Presidente il compito di svolgere le attività di normale amministrazione fino alla nomina di un nuovo consiglio”. Poiché lo scopo delle dimissioni, dei 7 / 9 della totale consistenza del Consiglio, era dichiaratamente quello di farlo decadere e di passare immediatamente a nuove elezioni, è chiaro che i tempi della vacatio devono essere quelli strettamente necessari alla programmazione delle elezioni stesse e non, come sembrerebbe intenzione dell’avv. De Scrilli, protratti fino alla scadenza naturale.

Per quanto riguarda poi la sospensione delle funzioni del Consiglio, dobbiamo far notare che il summenzionato statuto, all’art.9 (-Rinnovo degli organi-), attribuisce allo stesso il compito di indire le elezioni: (“...il consiglio uscente indirà l’assemblea per il rinnovo degli organi........”); pertanto il Sig Presidente ha l’obbligo tassativo e tempestivo di convocare un’ultima seduta col solo compito previsto dallo statuto.

Nostro malgrado dobbiamo far notare che la motivazione, addotta da noi sette dimissionari, era quella di voler reagire ad una continua deliberata inosservanza dei doveri istituzionali da parte del Presidente piuttosto che quella di dare corso alla richiesta di incompatibilità formulata dal Circolo A.N. di Porto d’Ascoli, cosa di per se moralmente valida.

Quanto dichiarato nella nota dal De Scrilli, secondo il quale il quartiere è abbandonato a se stesso ed ha un forte e legittimo rappresentante nella sua persona, suona come affermazione altamente risibile, tenuto conto della quasi totale assenza del comitato dalle problematiche della zona, la qual cosa è chiaramente strumentale per un futuro lancio politico, cosa già ripetutamente emersa durante le riunioni del Comitato e da tempo quindi paventata e contestata.

Comunichiamo quindi all’avv. De Scrilli di compiere il suo dovere che è quello di indire quanto prima nuove elezioni per un nuovo Comitato, piuttosto che ergersi, non a ragione, a difensore e portavoce del quartiere “Albula Centro” che in lui non si riconosce più e tanto meno si riconosce nei suoi giudizi e suggerimenti quanto mai personali ed opinabili".

I sette componenti dimissionari
del Comitato Direttivo del
Quartiere “Albula Centro”